Giannini (Pd): “L’esposto? Difficile credere che sia stato fatto per interesse della città”

9 giugno 2023 | 15:04
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Giannini (Pd): “L’esposto? Difficile credere che sia stato fatto per interesse della città”

Il consigliere torna sul ‘caso’ della scritta sul muro del castello di Porta San Donato dopo la formale richiesta alla procura avanzata da Forza Italia

“Sarebbe troppo pensare che dietro l’esposto di Forza Italia alla Procura della Repubblica sugli ‘atti vandalici’ alle mura del castello sopra Porta san Donato, sia da collocarsi in un vero interesse per la salvaguardia del patrimonio immobiliare della città”. Parte da qui la riflessione del consigliere del Partito democratico Gianni Giannini che interviene dopo la richiesta avanzata alla magistratura da alcuni rappresentanti della maggioranza di far luce sull’imbrattamento.

Scritta sul muro del Castello di Porta San Donato, scatta l’esposto in procura

“Viene invece da pensare che l’ennesima azione di visibilità di questa forza politica, residuale nel paese e nella politica cittadina, sia la volontà di farsi difensori, come loro solito, con servili genuflessioni alla dubbia e inconsistente coerenza amministrativa (vedasi sfratto della Casa della Memoria e della Pace) in una guerra senza esclusione di colpi fra assessorati in lotta fra loro per un po’ di visibilità – prosegue Giannini -. In contemporanea si evidenzia ormai la definitiva decisione di trasferire nel castello di porta S. Donato, mirabolanti attività parallele al già esistente Centro accoglienza turistica di Piazzale Verdi e punto di riferimento delle associazioni sportive. Tutto a sostituzione della precedente destinazione dell’edificio come Casa della pace e della memoria. Viene da sorridere al pensiero che questi rappresentanti politici si propongano come integerrimi difensori dell’etica comportamentale nel giorno stesso che una sentenza giudiziale di assoluzione, smonta definitivamente il castello di accuse costruite dalle forze di destra, senza eccezioni, sul caso Bibbiano. Un accanimento politico che sapeva di rancido già dalle prime battute ed al quale anche Forza Italia lucchese non si sottrasse, con roventi dichiarazioni e con bonaria accondiscendenza verso l’affissione selvaggia di volantini accusatori ad ogni angolo della città”.

“Insomma, un esposto per cosa? Per coprire l’assurda decisione dello smantellamento della casa della Memoria? La ricerca di una verginità sulle bassezze politiche e umane esercitate sul caso Bibbiano ai soli fini di battaglia politica? Una azione dimostrativa di esistenza verso l’amministrazione e la cittadinanza? – si chiede Giannini -. Una operazione di distrazione di massa dallo inconsistente operato amministrativo? Quel 25 sprile, per un impegno personale non potei essere presente alla manifestazione contro la chiusura di quel luogo cittadino deputato alla Memoria dalla liberazione antifascista e luogo di confronto alla pace. Non credo che avrei scritto il mio disappunto sul muro cittadino, forse avrei attaccato tanti manifesti ben visibili con la scritta: ‘parlateci della memoria e della liberazione dal nazifascismo che oggi vi sta dando la possibilità di essere stati eletti democraticamente a governare la città’, ma sfidando i vostri esposti, e ispirandomi alle consuetudini storiche ed alla forza di un Pasquino lucchese, mi dichiaro ufficialmente contro la vostra ipocrisia, perché, di fronte all’arroganza del potere ‘Il muro può e deve diventare un palinsesto cittadino‘”.