Corridoi ecologici, una passeggiata sugli spalti organizzata da Sinistra Con

Il movimento: “Vogliamo verificare la situazione e come può essere salvato un progetto virtuoso della passata amministrazione”
Sinistra con, in collaborazione con la biologa Arianna Chines, organizza una passeggiata lungo gli spalti delle Mura, sabato (17 giugno), con partenza alle 9,30 dalla Casa del Boia sulle Mura Urbane (ingresso da via dei Bacchettoni), per “valutare insieme quello che abbiamo perso con l’annientamento del progetto dei corridoi ecologici, e pensare a cosa si può fare oggi”, dicono gli organizzatori, “per recuperare questa buona pratica, che per anni ha fatto il giro del mondo”, caratterizzandosi come una delle sperimentazioni più avanzate in campo ambientale.
La passeggiata, che vuole essere un momento di approfondimento e di riflessione, è gratuita ed aperta a tutti. Per chi vorrà, il percorso si concluderà alle 12 alla Pecora Nera, al Giardino degli Osservanti, con un piccolo spuntino facoltativo al prezzo di 10 euro. Per informazioni e prenotazioni, si può inviare una mail a sinistracon@gmail.com o telefonare al 3348071351.
“La scelta dell’amministrazione comunale di Lucca di sospendere la sperimentazione dei corridoi ecologici dimostra quanto ancora siano sottovalutati, da molti, i rischi connessi ai cambiamenti climatici – sottolineano gli organizzatori dell’iniziativa – E questo accade proprio quanto, a poche centinaia di chilometri da noi, gli effetti della crisi ambientale provocano morte e distruzione. Per quanto ci riguarda, la questione non è affatto archiviata: con la nostra iniziativa vogliamo piuttosto sottolineare cosa la città abbia perso in termini di salvaguardia della biodiversità, e proseguire nella mobilitazione affinché la buona pratica dei corridoi venga ripristinata ed ulteriormente valorizzata”.
“I corridoi ecologici – sostiene Sinistra con -, laddove presenti e manutenuti secondo buone prassi ambientali promosse dalle istituzioni nazionali, europee e internazionali, sono il presupposto per la salvaguardia della biodiversità in aree in cui l’uomo ha cementificato e alterato e diviso gli ecosistemi. Garantire la biodiversità attraverso la tutela, la conservazione e la valorizzazione di piante ed animali autoctoni, consente di preservare habitat resilienti ai cambiamenti climatici, soprattutto in favore degli insetti impollinatori di cui la specie umana ha estremo bisogno per la propria sopravvivenza. Da questo punto di vista la nostra città ha rappresentato negli ultimi tre anni un esempio virtuoso, studiato da Comuni e Università come buona pratica ambientale e celebrato in importanti programmi televisivi”.