Europa Verde: “Fermare la cementificazione nel quartiere di San Concordio”

Appello all’amministrazione: “Mettere in atto opere di mitigazione in un quartiere a rischio”
Rischio idraulico a San Concordio, Europa Verde – Verdi Lucca rivolge un appello all’amministrazione comunale, chiedendo di “fermare la cementificazione”, salvaguardando alcune aree sensibili, comprensive di reperti archeologici, nella zona dove sono state realizzate la piazza e la galleria coperta, dal momento che, si sostiene, “San Concordio – si legge in una nota – , data la scarsa elevazione della zona rispetto al livello del mare (13-14 m), presenta numerosi canali tombati o intubati e l’alto tasso di cementificazione che interessa l’area. Una cementificazione che è andata avanti a ritmi sempre più insostenibili negli ultimi decenni e che purtroppo non accenna a fermarsi: per il rischio idrogeologico di S. Concordio non sono stati positivi gli interventi della Piazza Coperta e della Galleria Coperta, così come non lo sarebbe il parcheggio ai Chiariti o l’ulteriore cementificazione presente nel piano operativo, né certamente la costruzione di una nuova strada di collegamento tra via Savonarola e via Squaglia, presente nel piano triennale”.
“Ci rivolgiamo all’amministrazione comunale e al sindaco – scrivono da Europa Verde -, garante della salute e della sicurezza della cittadinanza, affinché affronti la tematica con la massima attenzione. I recenti eventi dell’Emilia Romagna hanno dimostrato quali sono i rischi che corre la popolazione che abita in aree fragili dal punto di vista idrogeologico, come lo è San Concordio: è necessaria una particolare cura del territorio, basata su solide fondamenta scientifiche, che miri a mitigare gli effetti degli eventi meteorologici estremi, la cui intensificazione è purtroppo una delle conseguenze più tangibili del cambiamento climatico. E la scienza è molto chiara su questo punto: la cementificazione, con conseguente impermeabilizzazione dei terreni, aumenta il rischio idraulico”.
“Con particolare riferimento alla Piazza Coperta, intervento le cui strutture di accesso insistono su reperti archeologici e che, lo ribadiamo, è stato e rimarrà un grosso errore urbanistico qualunque siano le sue prospettive di utilizzo, chiediamo che siano messe in atto tutte le misure necessarie per la conservazione dei reperti archeologici presenti nella zona. Chiediamo, inoltre, che la cementificazione su San Concordio venga definitivamente fermata, e che anzi si dia inizio ad una graduale depavimentazione, iniziando dai progetti più contestati e dalle aree più critiche, come quella dei Chiariti, con particolare riguardo ai canali tombati, magari predisponendo una loro riapertura in determinati tratti, come già proposto da noi in passato, anche per facilitarne l’ispezione e la manutenzione al fine di garantire la sicurezza di tutta la cittadinanza”.