Migranti, Battistini e Gazzetti: “Basta lasciare le navi delle Ong in balia del mare”

I dem ringraziano Istituzioni locali e volontari: “Il governo cambi rotta”
“Il governo infligge giorni di navigazione in più alle ong che soccorrono in mare vite umane: è una prassi intollerabile”. A dirlo oggi (21 giugno), a poche ore dall’arrivo al porto di Livorno della nave Open Arms con a bordo 117 persone migranti da Libia, Eritrea e Sudan, è Francesco Battistini, responsabile delle politiche migratorie nella segreteria toscana del Partito Democratico e unico rappresentante del partito territoriale di Lucca, Mediavalle e Garfagnana chiamato nell’esecutivo da Emiliano Fossi dopo le primarie che hanno visto prevalere la mozione di Elly Schlein: per lui anche la delega al diritto alla casa.
Un accorato appello al governo affinché riveda le modalità degli sbarchi che l’ex presidente del consiglio comunale di Lucca porta avanti insieme al collega con delega alle infrastrutture, Francesco Gazzetti. “Basta, fermatevi La strategia scelta dal governo per la gestione degli sbarchi dei migranti è inaccettabile. Ed ancora più intollerabile è il silenzio o, peggio ancora, l’indifferenza, che accompagna questa prassi che da straordinaria sta diventando ordinaria. Da tempo ormai il governo – dicono Battistini e Gazzetti – infligge giorni di navigazione in più alle navi delle Ong che soccorrono in mare donne, uomini e bambini. Anziché assegnare per lo sbarco luoghi vicini vengono scelti porti lontani centinaia di miglia. È qualcosa di davvero inaccettabile”.
“Ormai – spiegano Battistini e Gazzetti – si può parlare di strategia, perché questo approccio va avanti da mesi e sta diventando strutturale. A noi spetta adesso un compito: ringraziare e sostenere con forza tutte le istituzioni e le realtà del mondo del volontariato che accolgono queste persone con straordinaria umanità e capacità, ed evidenziare come questa strategia del governo stia diventando strutturale. Per dirla con Brecht, ‘quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale’, perché naturale non è. Non è naturale ed è profondamente ingiusto. Alle questioni umanitarie si aggiungono anche quelle legate alla funzionalità degli scali portuali che, soprattutto nel periodo estivo, vedono aggiungersi e incrementare partenze e arrivi”.
“In questo contesto – concludono Battistini e Gazzetti – è solo grazie alle grandi capacità di chi gestisce questa complessa materia che non si sono registrati problemi logistici: e tutto questo senza che un esponente del governo nazionale abbia mai sentito la necessità di essere presente sulle banchine dei porti degli sbarchi in Toscana per vedere e capire meglio. Abbiamo visto, e li ringraziamo, i rappresentanti di Regione e Comuni che con responsabilità sorreggono quel sistema dell’accoglienza diffusa che resta, per noi, l’unica risposta possibile. L’unica realtà che dimostra di avere le idee molto confuse resta invece il governo: dicevano di essere pronti, ma era solo una promessa elettorale. La realtà è molto diversa, lontana centinaia di miglia come i porti dove scendono, per scelta di questo governo, donne, uomini e bambini stremati e che avrebbero bisogno e diritto a più umanità”.