Il centrosinistra alla carica: “Erba triturata e pesci morti nei fossi degli spalti: ora la maggioranza propone solo un’alternativa di facciata”

Bianucci, Giannini e Raspini dopo il sopralluogo della commissione: “La riduzione del progetto è stato solo un dispetto alla precedente amministrazione”
“Basta vedere la vegetazione triturata in ampi tratti del fossato lungo gli spalti e i pesci morti per le lame dei trattori utilizzati all’interno dell’alveo, per capire che il progetto dei corridoi ecologici lungo le Mura è stato completamente smantellato dall’amministrazione comunale. Che adesso, sull’onda delle proteste e delle migliaia di firme raccolte, presenta in tutta fretta un piano alternativo e profondamente parziale, che riguarda solo brevi tratti dei fossati: e che niente ha a che vedere con l’idea del corridoio che, lungo gli Spalti, collegava e teneva unita la biodiversità del Fiume Serchio e del Pubblico Condotto coi Bottacci dell’area sud di Lucca, creando un’innovativa continuità dell’ambiente naturale”.
Sono i consiglieri comunali del centrosinistra in commissione lavori pubblici ed ambiente Daniele Bianucci, Gianni Giannini e Francesco Raspini ad evidenziare come il piano presentato stamani (23 giugno) in commissione sia “da bocciare”, “perché – osservano – snatura il progetto che si era articolato per tre anni, facendo anche inutilmente gonfiare i costi per la consulenza esterna”.
“Perché il sindaco e gli assessori Buchignani e Consani hanno tagliato il progetto dei corridoi ecologici, che per anni aveva catturato entusiasmo e turisti e che aveva fatto parlare di Lucca in tutto il mondo, per sostituirlo con una pianificazione parziale e raffazzonata? Abbiamo chiesto una riunione della commissione per porre questo interrogativo alla giunta, e dalla risposte pervenute non si evince alcuna altra ragione, se non la voglia di fare un dispetto alla precedente amministrazione, che aveva pensato e realizzato l’opera – evidenziano Bianucci, Giannini e Raspini – Ed anche i nuovi consulenti ambientali, selezionati dall’Amministrazione, durante la seduta non hanno potuto smentire il dato di fatto che quello che si sta realizzando adesso è niente di più che un netto passo indietro, rispetto al passato. A nostro avviso si tratta solo di un’operazione di facciata, nata come reazione alle proteste scatenate dalla decisione di far morire i corridoi, e che non centra minimamente gli obiettivi che il progetto si era posto: puntare sulla cura della biodiversità per dare una risposta, seppur parziale, ai cambiamenti climatici e alla crisi ambientale, che purtroppo non risparmia neppure il nostro territorio. Per fare questo, l’Amministrazione ha scelto, come noto, un nuovo consulente: facendo gonfiare in maniera sensibile i costi per i contribuenti, rispetto alle spese che erano state invece investite per il progetto dei corridoi. E’ proprio il caso di dirlo, utilizzando un’espressione lucchese: i cittadini, in questo caso, sono becchi e bastonati”.
L’ultima considerazione i consiglieri la riservano al presidente di commissione Marco Santi Guerrieri “che – spiegano – ha convocato la seduta ben tre mesi dopo la nostra richiesta. Durante la seduta, il presidente ha eccepito che, essendo noi amministratori di opposizione, le nostre rimostranze erano inopportune, perché vogliamo intervenire in casa di altri. A Santi Guerrieri desideriamo rispondere che il Comune non è diventato casa sua, solo perché è stato eletto nella coalizione di maggioranza e fa il presidente, ma rimane di proprietà di tutte le cittadine e di tutti i cittadini. La sua arroganza, di nuovo reiterata, mista allo scarso rispetto istituzionale ci ferisce, perché non ci vediamo alcun interesse al bene comune: ed è per questo che rinnoviamo l’invito a valutare di lasciare la presidenza ad altro commissario, per l’efficenza del lavoro di tutti nell’esclusivo interesse della comunità che rappresentiamo”.