Raspini (Pd) ribatte al sindaco: “Con noi la porta di Palazzo Orsetti era sempre aperta”

Il capogruppo: “Il primo cittadino non trova altri argomenti per rispondere alle critiche che attaccare ma in città sono molti ad accorgersi che sotto la superficie c’è poca sostanza in questa amministrazione”
Chiamato in causa dal sindaco Mario Pardini, nella sua presa di posizione a difesa del vice e assessore al sociale, Giovanni Minniti, Francesco Raspini non ci sta. Il capogruppo del Pd che aveva criticato il primo cittadino per lo stop al ricevimento dei cittadini in estate, rilancia: “Abbiamo toccato un nervo scoperto sindaco? Quelli di prima – scrive rispondendo all’attacco di Pardini – hanno lasciato la porta di Palazzo Orsetti sempre aperta”.
“Le abbiamo fatto notare che tre mesi di stop ai ricevimenti con i cittadini casualmente in concomitanza con il periodo estivo sono un po’ tantini – scrive Raspini in un post su Facebook – e lei ancora una volta non trova di meglio che il classico ‘eh, ma voi che c’eravate prima…’. Beh, quelli di prima hanno lasciato la porta di Palazzo Orsetti sempre aperta (e tra l’altro per accedervi non c’era bisogno di qualificarsi con tanto di carta d’identità). Non c’è stato giorno in cui non ci fossero cittadini a ricevimento dal sindaco o dagli assessori, non solo nei giorni individuati per gli appuntamenti, ma anche negli altri. Anche d’estate”.
“Vede sindaco – scrive Raspini -, lei ha sicuramente molti ammiratori, ma le assicuro c’è anche tanta gente che comincia a pensare che, gratta, gratta, sotto la superficie di sostanza ce n’è pochina. E questa gente magari ci capita di incontrarla nella vita reale: al supermercato, alla fermata dell’autobus e magari ci fermano proprio per raccontarci le difficoltà riscontrate nel prendere appuntamento con lei o con i suoi assessori. Quindi non si offenda se, di tanto in tanto, cerchiamo di rappresentare anche queste persone di cui voi non vi accorgete”.