Il Pd torna alla carica: “Il sindaco smetta di coprire il fallimento di Minniti”

Il partito comunale di Lucca replica a Pardini: “Non si possono nascondere così i tagli al sociale e le mancate risposte sui turni notturni della polizia municipale”
“Le mancate risposte dell’assessore Minniti sui tagli al sociale, non possono essere coperte con un post autocelebrativo di sostegno al suo operato”. Così il Pd comunale di Lucca torna alla carica contro il vicesindaco e titolare della delega a sicurezza e sociale, Giovanni Minniti, dopo che ieri il primo cittadino Mario Pardini era intervenuto confermandogli fiducia a seguito della richiesta di dimissioni avanzata dal centrosinistra.
“Al sindaco Pardini – commenta il Pd comunale di Lucca – piace lodarsi credendo che complimentarsi con se stesso basti a coprire le mancate risposte che caratterizzano la sua amministrazione da ormai un anno. Nel suo ultimo post stizzito dimentica, ad esempio, di spiegare come sia stato possibile annunciare in pompa magna la partenza del progetto Lucca sicura 2023, per poi vederlo naufragare nel giro di pochi giorni a causa della carenza di agenti della polizia municipale di Lucca e turni non concordati col personale. Un fallimento tutto dell’assessore alla sicurezza Giovanni Minniti, non nuovo ad annunci roboanti che finiscono per non avere alcun seguito”.
“Ricordiamo – aggiunge il Pd – l’inefficace ordinanza antibivacco che nei mesi di applicazione produsse appena quattro sanzioni e che portò l’assessore Minniti ad annunciare la redazione del nuovo regolamento di polizia urbana ‘entro la fine dell’anno’ (2022). Siamo quasi a luglio. Che fine ha fatto quel regolamento? L’assessore o il sindaco ci spiegheranno i motivi di questo ritardo o resta uno dei tanti annunci senza seguito che stanno caratterizzando questa amministrazione e di cui i lucchesi sono sempre più stanchi? Ma in questi mesi l’assessore Minniti si è caratterizzato per aver disertato più volte i lavori della commissione sociale e sanità. Una fuga dal confronto che finiscono per pagare le famiglie lucchesi, che ancora non sanno come affrontare i tagli da 700mila euro alle politiche di sostegno ai nuclei familiari, decisi dalla giunta Pardini al momento dell’approvazione del bilancio comunale”.
“Un primo anno da dimenticare per l’assessore Minniti – va all’attacco il Pd -, fra assenteismo ed annunciati fallimenti, che evidenzia la sua inadeguatezza a gestire un settore fondamentale per dare risposte ai cittadini sempre più in difficoltà. Riteniamo un grave errore politico che Pardini scelga di non prendere una posizione forte nei confronti del proprio assessore a fronte delle mancanze evidenziate e di una gestione fallimentare dei settori di sua competenza. Il sindaco nasconde la testa nella sabbia perché imbrigliato dai delicati equilibri interni alla sua maggioranza e da un partito, la Lega, di cui fa parte Minniti e che ha già visto le dimissioni di Gianmarco Mancini dalla presidenza di Geal per inconferibilità dell’incarico. A proposito di sabbia, troviamo singolare la scelta di stoppare i ricevimenti dei cittadini da parte del sindaco per mesi, fino a dopo l’estate. Una scelta giustificata da Pardini con estrema arroganza, probabilmente ignorando che negli anni passati i ricevimenti di cittadini da parte del Sindaco e degli assessori erano quotidiani e non solamente nei giorni previsti. Incontrare i cittadini per ascoltare le loro richieste richiede certamente tempo, ma non dovrebbe essere fatta passare come una gentile concessione da annunciare sui social. Dal sindaco vorremmo meno permalosità nei post e più risposte concrete. La figuraccia del fallimento di Lucca sicura 2023 e le mancate risposte dell’assessore Minniti sui tagli al sociale, non possono essere coperte con un post autocelebrativo di sostegno al suo operato”.