Lucca è un grande noi: “Voucher per i centri estivi, insufficienti i fondi del Comune”

L’associazione punta il dito sull’amministrazione: “Oltre 900 famiglie, rientrati in graduatoria, restano in sospeso e non iscrivono i figli ai centri”
Voucher per i centri estivi, Lucca è un grande noi punta il dito contro le scelte dell’amministrazione Pardini.
“A due settimane dall’inizio dei centri estivi – spiega Pardini – sono numerose le segnalazioni di famiglie contrariate per non aver ottenuto il contributo pur risultando in graduatoria dopo aver partecipato al bando indetto dal Comune di Lucca – denuncia l’associazione – Ad oggi infatti solo 336 famiglie hanno ottenuto il voucher a parziale copertura dei costi di frequenza ai centri estivi, mentre oltre 900 famiglie, rientrate in graduatoria, rimangono in sospeso in attesa che il Comune aggiunga le risorse che ha tagliato nel bilancio 2023 e ottenga il contributo ministeriale. La conseguenza è che molte famiglie, non avendo la certezza di ottenere il contributo, non stanno iscrivendo i figli ai centri estivi rinunciando a un prezioso servizio pur avendone una reale esigenza”.
“I finanziamenti ministeriali ottenuti nel periodo Covid – prosegue la nota – hanno certamente agevolato le amministrazioni nel rispondere alle necessità delle famiglie ma oggi a Lucca solo il 25% delle richieste sono state soddisfatte, davvero troppo poco se si pensa che nel Comune di Capannori sono oltre 600 i bambini che potranno usufruire dei voucher comunali (il doppio rispetto al 2022). Eppure visti gli anni precedenti, 1158 richieste nel 2022 e 939 nel 2021, era chiara una conferma dei numeri e sarebbe stato responsabile e lungimirante prevedere un aumento delle risorse. Invece il Comune ha tagliato il suo fondo per i voucher riducendo lo stanziamento del proprio bilancio da 130mila e soli 80 mila euro, con quale motivazione? Non si dica che il bilancio non lo consente perché basta scorrere gli stanziamenti per le varie manifestazioni per scoprire che con un solo giorno di carnevale (ma potremmo fare altri esempi) si potevano garantire le risorse dello scorso anno e quindi accogliere tutte le domande anticipando (nell’impegno di spesa) le risorse che il governo dovrebbe aver confermato. Oppure si prevede un taglio anche da parte del governo?”.
“È questo il cambio di passo di cui si vanta l’amministrazione? Ridurre i servizi alle famiglie? – conclude Lucca è un grande noi – Con il caro vita e un’inflazione a doppia cifra, l’aumento delle bollette e della spesa alimentare, le famiglie stanno subendo un forte impoverimento economico e l’incertezza dei voucher per i centri estivi è una vera batosta. Sono molti i genitori lucchesi che non possono anticipare l’intera quota di iscrizione e altri vorrebbero avere almeno rassicurazioni sulla certezza del contributo. Non basta dichiarare che “le attività socio educative che si svolgono nel periodo estivo rappresentano un momento di crescita e socializzazione per i bambini e i ragazzi (…) i centri estivi sono un valido sostegno anche al ruolo genitoriale e alla conciliazione, spesso non facile, fra lavoro e famiglia”, se poi questo servizio essenziale diventa un lusso che alcune famiglie non possono permettersi. Adesso i tempi stringono e diversi centri estivi terminano le attività entro il mese di luglio. Senza impegni chiari e pubblici da parte della giunta 900 famiglie resteranno a bocca asciutta e dovranno arrangiarsi nella gestione dei figli mentre i genitori sono al lavoro. Attendiamo di vedervi spiegare a queste famiglie lucchesi in attesa dei voucher che con gli eventi e le serate danzanti si aiuta l’economia delle famiglie”.