Mercato del Carmine, Simi e Bianucci: “Ora si scelga la via del dialogo”

I consiglieri di centrosinistra dopo la sospensione delle ordinanze di sgombero: “Ora basta con l’arroganza della giunta che rischia di fare perdere le risorse del Pnrr”
“L’arroganza di Pardini, Buchignani e Granucci non ha portato a nulla, ora si scelga la via del dialogo”. Così i consiglieri di opposizione Daniele Bianucci e Valentina Simi, dopo la decisione del tribunale di Lucca di sospendere le ordinanze di sgombero del Mercato del Carmine a seguito dei ricorsi di due attività.
“Ora basta con l’arroganza del sindaco Pardini e degli assessori Buchignani e Granucci, che rischia di fare perdere alla città la formidabile occasione di ripartenza delle risorse del Pnrr per il rilancio del Mercato del Carmine: dopo la sospensiva, che si configura come un cartellino rosso per la supponenza dell’amministrazione, la giunta scelga finalmente la via del dialogo, e si attivi per condividere un accordo con i commercianti che salvaguardi le attività già presenti e insieme non faccia perdere per strada i finanziamenti intercettati dalla precedente amministrazione. Ci pare evidente che la strada della superbia non abbia portato a nulla”.
“È il momento, da parte dell’amministrazione, di mettere da parte l’arroganza e di avviare finalmente quel dialogo che è mancato per un anno: l’alternativa, è il rischio del disastro e di far perdere alla città ingenti risorse, destinate dal Pnrr per la ripartenza del nostro territorio – incalzano Bianucci e Simi -. Da parte nostra, noi confermiamo la nostra posizione: sosteniamo con forza il percorso avviato da tempo per il pieno recupero della struttura, e per l’affidamento della gestione della stessa alla società che un anno fa è risultata vincitrice dell’apposito e ha poi firmato la relativa concessioni. Proprio per questo, da mesi ci siamo rivolti al primo cittadino Pardini e all’amministrazione comunale, affinché essi facciano chiarezza sugli importanti passaggi necessari a portare a termine l’operazione, a partire dalle doverose iniziative che già da tempo dovevano essere intraprese, affinché le attività attualmente presenti nella struttura vengano sostenute a fronte dei disagi che dovranno affrontare durante la realizzazione delle opere in programma, nonché per il loro inserimento nel progetto della nuova gestione, una volta completati i lavori”.
“In ballo, come ben sappiamo, c’è il futuro di numerose famiglie; ma, come diciamo da tempo, anche la fattibilità stessa del progetto: la mancanza di dialogo ha dato vita ad un percorso giudiziario che minaccia di fermare tutto, visto anche che i finanziamenti del Pnrr hanno tempi precisi, oltre i quali vengono revocati. Nei confronti dei commercianti, al posto del tanto sventolato dialogo in campagna elettorale, il sindaco e gli assessori hanno scelto – nonostante le nostre raccomandazioni – la prova di forza: è andata evidentemente male -concludono -. Il tempo è poco, ma c’è ancora margine di manovra: ora si cerchi il dialogo e si provi con tutte le forze a trovare un accordo”.