Niente numero legale per la riunione del comitato pucciniano, la Lega: “Veronesi sia sollevato”

Montemagni e Baldini: “Sono ormai evidenti le difficoltà del presidente a guidare e canalizzare l’organismo”
Non cessano le polemiche sul comitato per le celebrazioni pucciniane. Dopo l’ultima riunione, priva del numero legale, la Lega torna all’attacco.
“La Lega lo va dicendo sin dal dicembre scorso, all’indomani dell’abbandono dell’ente da parte del professor Nicola Bellini che svolgeva il ruolo di tesoriere e che fu il primo a lasciare in aperto contrasto con Alberto Veronesi, poi seguito da altri numerosi ed autorevoli rappresentanti del mondo della cultura legati ai contesti pucciniani”, affermano l’onorevole Elisa Montemagni ed il consigliere regionale e responsabile cultura della Lega Toscana Massimiliano Baldini.
“Un quadro sempre più critico che – aggiungono -, a causa delle difficoltà di Alberto Veronesi a guidare e finalizzare lo scopo del comitato, rischia di farci perdere le ingenti risorse economiche messe a disposizione per i 100 anni della morte di Giacomo Puccini e che sta compromettendo non solo la promozione dell’immagine del Maestro ma altresì quella dei territori dove ha segnato la storia ed il percorso della sua opera, finalità sulla quale si fonda l’istituzione del Comitato stesso”.
“In questo senso – proseguono Montemagni e Baldini – va evidenziato che, a dispetto di quanto va dicendo il maestro Alberto Veronesi, le norme istitutive del Comitato per le Celebrazioni Pucciniane – gli articoli 792 e seguenti della legge 234 del 30 dicembre 2021 – stabiliscono che ‘il comitato è presieduto dal presidente del Consiglio dei Ministri o da un suo delegato’ e che quindi Alberto Veronesi presiede l’ente non ‘iure proprio’ ma quale mero delegato del presidente del Consiglio dei Ministri”.
“E’ quindi ragionevole chiedersi se, onde evitare che il comitato per le celebrazioni pucciniane perseveri in questo stallo che ne impedisce la sua serena operatività e laddove si constatasse la concreta possibilità di vanificare le stesse celebrazioni del 2024 – continuano gli esponenti del partito di Matteo Salvini – non sia ragionevole provvedere senza indugio con la semplice nomina di un nuovo e differente delegato che sollevi Alberto Veronesi, evidentemente sempre più in difficoltà nel mandare avanti l’ente e di perseguirne lo scopo previsto per legge, con il serio rischio di vanificare così tante risorse economiche a vantaggio di una ricorrenza dalla grandissima portata internazionale”.
“Valuteremo – concludono Elisa Montemagni e Massimiliano Baldini – se disporre atti formali in questa direzione, anche perché, a dispetto di quanto si va raccontando, nel 2022 la nomina del delegato mediante Dpcm e la conseguente registrazione alla Corte dei Conti si consumò fra il 22 agosto ed il 23 settembre, cioè impegnando un solo mese”.