Celebrazioni pucciniane, Scannerini (Fi): “La cancel culture sta subendo una deriva preoccupante”

Il capogruppo di Forza Italia Capannori: “Ringrazio Beatrice Venezi, per lo splendido concerto che ha diretto e per il coraggio che ha avuto nel mantenere inalterata la scaletta”
“Questa è censura”. Così anche il capogruppo di Forza Italia Capannori Matteo Scannerini si inserisce nel dibattito seguito al concerto inaugurale delle celebrazioni pucciniane.
“La cancel culture sta subendo una deriva preoccupante – dice Scannerini -. Come cittadino sono ho timore ad assistere a questi tentativi di censura. Si polemizza per l’esecuzione dell’Inno a Roma, brano scritto dal maestro Giacomo Puccini nel 1918, perché fascista. Peccato che in quegli anni, il fascismo non esistesse ancora. L’obiezione è che il brano sia stato poi utilizzato dal regime per la propaganda. Vero. Cosa c’entra? I regimi autoritari spesso si appropriano di opere e di personaggi per raccontare la loro narrazione distorta. Cosa si può dire di Puccini, se non che è stato una semplice vittima di questo metodo? Del resto, non credo che Carl Marx volesse legittimare l’uccisione di centinaia di milioni di persone in nome della sua ideologia, quando ha scritto il Manifesto del partito comunista”.
“Allo stesso modo, non so cosa possa pensare Ernesto Guevara de la Serna della sua immagine utilizzata dalla sinistra durante i pride, lui che ha ‘rieducato’ nei campi di sua invenzione, migliaia di omosessuali. Gli estremi, da sempre, se la raccontano come vogliono. È buffo poi, che coloro che si ergono a paladini della libertà, siano gli unici che effettivamente si esprimano, ogni volta, per censurare con ridicoli motivi alla base – conclude Scannerini -. Ringrazio quindi Beatrice Venezi, per lo splendido concerto che ha diretto e per il coraggio che ha avuto nel mantenere inalterata la scaletta. In passato, per paura dei giudizi di pochi facinorosi, si è sacrificata la volontà dei molti ma silenziosi. Felice che martedì sera, non sia stato così. Invito quindi le forze della sinistra lucchese a riflettere su dove si collochi nella realtà politica attuale, il metodo fascista”.