Tagli al sociale, l’opposizione snocciola i dati: “1367 famiglie perderanno il sostegno del reddito di cittadinanza”



Alla Pecora Nera una iniziativa per dare i numeri: “Per 2241 nuclei salta anche il contributo affitti. Comune allineato alle scelte del governo”
Ben 1367 famiglie del nostro territorio (di cui 366 con minori a carico) e 2359 persone si ritroveranno, tra poche settimane, senza la protezione del reddito di cittadinanza. E, a causa dell’azzeramento del fondo nazionale per gli affitti deciso dal governo, non sarà possibile continuare ad assicurare il sostegno abitativo alle 2241 famiglie fino ad oggi raggiunte.
Sono i dati emersi nel corso dell’iniziativa pubblica organizzata dai gruppi consiliari del centrosinistra Sociale per chi?, che si è tenuta nei locali della Pecora Nera, nel centro storico. A coordinare l’incontro sono stati i componenti della commissione sociale e sanità del consiglio comunale: Enzo Alfarano, Daniele Bianucci e Lia Stefani. Gli interventi sono stati dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, del vicesindaco di Capannori Matteo Francesconi e degli operatori del settore.
“Il quadro che emerge è drammatico – evidenziano Alfarano, Bianucci e Stefani – Le decisioni del governo di azzerare contemporaneamente sia il reddito di cittadinanza, sia il fondo nazionale per gli affitti, colpisce profondamente le famiglie del nostro territorio. E le cifre, inequivocabili, non sono solo numeri: dietro ciascuno di loro c’è la storia di un nucleo familiare, spesso con la presenza di uno o più bambini, che si ritrova adesso senza alcun tipo di aiuto, e che nella pratica si ritroverà ben al di sotto della soglia di povertà”.
“E, in questo quadro, l’amministrazione del Comune di Lucca che fa? Assume decisioni analoghe a quelle del governo nazionale – proseguono Alfarano, Bianucci e Stefani – Taglia di 700mila euro le risorse sulle politiche sociali, così come è stato stabilito al momento dell’approvazione del bilancio. Come ha chiarito sia l’assessore al sociale Minniti, il cui assenteismo è ormai noto, sia l’assessore al bilancio Bruni, gli stanziamenti per il sociale sono considerate dal sindaco e la giunta solo come costi: ed invece noi siamo consapevoli che essi siano semmai investimenti, per prevenire la marginalità e il disagio, e per permettere in particolare ai figli e ai bambini di migliorare in maniera strutturale la propria condizione. Per questo, proseguiremo le nostre proposte in tal senso: è davvero la città che vogliamo quella in cui ormai quasi l’interezza delle risorse pubbliche viene destinata alle feste, ai concerti, alle lucine in cui gli assessori possano farsi i selfie felici e soddisfatti, lasciando contemporaneamente indietro e al loro destino le famiglie in difficoltà?”.