A Lucca un consiglio comunale straordinario contro i tagli nella scuola

A chiederlo e ottenerlo, i consiglieri di centrosinistra. Si terrà il 3 agosto alle 15
Un consiglio comunale, straordinario e aperto a docenti, studenti, famiglie e dirigenti, dedicato alla lotta contro il taglio delle classi e degli organici della scuola.
A chiederlo sono stati consiglieri dei gruppi del centrosinistra (Pd, Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra Civica ecologista, Lucca è un grande noi, Lucca Civica-Volt-Lucca popolare): il Consiglio si terrà a Palazzo Santini giovedì 3 agosto, a partire dalle 15, e tutti i soggetti interessati potranno fare richiesta – tramite la presidenza del Consiglio – di prendere la parola ed intervenire.
“Nel nostro territorio è in atto una importante e legittima mobilitazione delle famiglie e delle organizzazioni sindacali, per scongiurare il taglio delle classi e degli organici della scuola, previsto nel comune di Lucca e nell’intera provincia – sottolineano i consiglieri del centrosinistra -. Le notizie che ci arrivano dal mondo della scuola, per l’anno scolastico ormai alle porte, certo non confortano: con una 30ina di casi di classi critiche (le cosiddette ‘classi pollaio’) al momento autorizzate nella Piana di Lucca, con la presenza cioè di oltre 22 alunni in presenza di discenti con disabilità, in deroga ai limiti previsti dalla legislazione vigente. Tutto questo in un contesto, sul nostro territorio come a livello nazionale, in cui quasi il 25 per cento dei docenti e il 20 per cento del personale Ata sono precari, una delle percentuali più alte in Europa. Inoltre, il governo Meloni con la legge di bilancio 2023 ha alzato a 900 il numero medio per avere un’istituzione scolastica autonoma, il che determinerà in 2 anni la scomparsa di 700 scuole, creando istituti monstre, dalla gestione sempre più complessa”.
“È da sottolineare infine come il governo porti avanti il Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata che determinerà la frantumazione regionale del diritto all’istruzione e, in generale, di tutti i diritti sociali. Sul nostro territorio, le ‘classi pollaio’ dipendono dall’organico provinciale: 10 posti di docenti tagliati per il prossimo anno, che si aggiungono ai quattro dell’anno scolastico 22-23 e ai ben 43 dell’anno scolastico 21-22, per un totale di 57 docenti in tre anni; le classi autorizzate per il prossimo anno scolastico sono 50 in meno delle richieste, di cui 26 alle superiori nonostante un incremento di 213 alunni – proseguono -. Per superare le criticità sopra descritte, individuiamo due obiettivi, da portare avanti con rapidità e forza: attivarsi nei confronti del Governo, coinvolgendo l’Ufficio scolastico regionale, per scongiurare i tagli di classi e docenti presenti sul nostro territorio; perseguire il superamento completo del meccanismo rigido e centralizzato a livello governativo per il reclutamento e l’assegnazione degli organici inaugurato dall’allora ministra Gelmini con la legge 133/2008, e confermato da tutti i governi successivi”.
“Si evidenzia che su questi punti, a seguito di una mozione presentata consiglieri dei gruppi del centrosinistra e discussa in Consiglio, l’assessora Testaferrata e la presidente della commissione Laura Da Prato si erano impegnate nell’inverno scorso a portare avanti, prima dell’avvio del prossimo anno scolastico, un percorso condiviso nella commissione consiliare scuola e cultura, che purtroppo però non è mai stato realizzato – concludono -. Per questo abbiamo domandato ed ottenuto di poter svolgere un Consiglio straordinario, aperto a tutto il mondo della scuola, in modo da impegnare il Comune in una battaglia finalmente efficace”.