Europa Verde – Verdi Lucca sostiene la petizione contro gli assi viari

Il gruppo: “Un progetto nato morto. Ci mobiliteremo attivamente per dare il nostro contributo a questa raccolta firme”
“Come Europa Verde – Verdi, sosteniamo convintamente la petizione popolare contro gli assi viari lanciata dal comitato AltreStrade, dal comitato per la difesa dei Laghetti di Lammari e dagli altri comitati e associazioni del coordinamento per la tutela ambientale e della salute dei cittadini contro gli assi viari per una mobilità alternativa”.
Apre così la nota di Europa Verde che si unisce alla petizione contro gli assi viari. “Non esistono miglioramenti possibili per un progetto anacronistico ed estremamente dispendioso come questo – scrivono – Un progetto che non tiene minimamente conto della crisi epocale che stiamo vivendo, la crisi climatica, e che non giova veramente a nessuno, né agli abitanti della Piana di Lucca né a quelli della Valle del Serchio, in quanto non risolve minimamente il problema del traffico pesante sulle nostre strade, andando invece a impattare irreversibilmente il delicato equilibrio idrogeologico, gli ecosistemi della Piana di Lucca e la salute dei suoi abitanti”.
“L’unica risposta possibile ad un progetto del genere, come diciamo da tempo e come continueremo a sostenere – prosegue Europa Verde – Verdi – è un secco no. Un no propedeutico a molti sì nei confronti di progetti realmente utili alla cittadinanza, come il potenziamento della mobilità ferroviaria per persone e merci: un progetto di mobilità di area vasta sostenibile, che davvero possa indirizzare verso il superamento del trasporto pesante su gomma in tutta l’area della Toscana Nord. È a questo che dovrebbero essere destinati gli oltri 172 milioni di euro messi a disposizioni dal governo, non certo ad un progetto nato morto come quello degli assi viari, che è oltretutto in conflitto con la Costituzione Italiana (art. 9) e con la Nature Restoration Law da poco approvata dal Parlamento Europeo”.
“Come Europa Verde – Verdi – concludono – ci mobiliteremo attivamente per dare il nostro contributo a questa raccolta firme contro lo sciagurato progetto, per mostrare che la cittadinanza della Piana di Lucca non cederà facilmente alla distruzione del territorio in cui vive”