Asta deserta per il Caffè delle Mura, duro botta e risposta Santini-Mammini

L’assessore: “Ci sono gufi che hanno esultato”. La consigliera di opposizione: “Allocco chi pensa che soluzioni complesse si possano risolvere rapidamente”
Caffè delle Mura, sull’asta deserta si scatena il dibattito politico.
L’assessore al turismo così replica agli strali del centrosinistra in Consiglio: “Vorremmo dare sempre buone notizie, ma stavolta non è così: è andata deserta l’asta per l’affitto del Caffè delle Mura, chiuso da troppi anni – dice – Speravamo che l’iniziativa della curatela fallimentare, sostenuta dal Comune, andasse in porto. Perché riteniamo fondamentale la rinascita di uno dei luoghi simbolo della città. E invece no. Ma non ci sarà uno stop, perché a settembre arriverà una nuova procedura affinché si individui finalmente un gestore. Ciò che però ferisce di più non è tanto il mancato traguardo raggiunto, quanto piuttosto l’esistenza di gufi che in queste ore hanno gioito per l’esito negativo. Un atteggiamento incomprensibile che è contro la crescita e il rilancio di Lucca”.
A sinistra replica l’ex assessora Serena Mammini: “Nessun amministratore che sia tale – dice . può gioire di un passaggio negativo per la città come scrive invece l’assessore al turismo. A ferire è il mancato raggiungimento dell’obiettivo nell’interesse della città o ciò che scrive l’opposizione? Nessuno ha gioito per l’asta deserta per il Caffè delle Mura, come semmai ebbe modo di fare l’attuale assessore, all’epoca amministratore di minoranza, per alcuni passaggi “sfortunati” per la città avvenuti nella scorsa consiliatura. Chi può credere che questioni complesse, anche perché impostate male fin dall’inizio, che per anni non hanno trovato soluzione, possano essere risolte in pochi mesi? Solo perché è cambiata amministrazione? E quelli di prima erano tutti scemi? Solo un “allocco” può pensare e credere una cosa simile”.
“Il ribaltare la realtà a proprio piacimento – prosegue Mammini – è uno sport sempre in voga, ma quando si è amministratori sarebbe opportuna un’attenzione maggiore per alzare il livello. Non è questione di chi vince o chi perde, di bianchi o neri, buoni o cattivi, come se fossimo affogati in una sempiterna campagna elettorale. Possibile non capire che problemi complessi si risolvono con unità di intenti e non con le tifoserie? Incomprensibile è semmai l’atteggiamento di chi devia l’attenzione puntando il dito verso chi, nello svolgere la propria funzione, rileva e sottolinea prontamente che dal fare annunci al risolvere veramente i problemi c’è differenza.”
“Per cui tutti, ma proprio tutti – conclude Mammini – ci auguriamo che anche la questione Caffè delle Mura possa essere risolta al meglio prima possibile. Questo avverrà con l’impegno quotidiano, l’attenzione e anche un pizzico di buona sorte, non certo con foto di gruppo e comunicati altisonanti e celebrativi… o con hashtag “arrendetevi” perché da lì si capisce tutto: niente. Buon lavoro“.