Concerto inaugurale delle celebrazioni pucciniane: è polemica in Consiglio. Pardini: “Lucca non ha speso un euro”

27 luglio 2023 | 22:32
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Concerto inaugurale delle celebrazioni pucciniane: è polemica in Consiglio. Pardini: “Lucca non ha speso un euro”

Il sindaco: “I costi sostenuti dal comitato? Non posso rispondere, i verbali sono secretati”. Ma il consigliere Bianucci non ci sta: “I cittadini hanno il diritto di sapere quanto è costato alle loro tasche”

Una seduta di consiglio comunale infuocata quella andata in scena questa sera (27 luglio) a Lucca. La discussione – partita già durante la fase della raccomandazioni con l’opposizione che ha chiesto alla maggioranza di rispettare le tempistiche per mozioni e interrogazioni – si è accesa proprio durante le risposte alle interrogazioni.

E in particolare la polemica è scattata sull’interrogazione datata 14 luglio e presentata dal consigliere Daniele Bianucci (Sinistra Civica Ecologista) relativa al concerto inaugurale delle celebrazioni pucciniane. In particolare, Bianucci ha chiesto al sindaco “quali sono stati i costi sostenuti dal comitato per le celebrazioni pucciniane, ed eventualmente da altri soggetti, per il concerto diretto da Beatrice Venezi”.

Concerto inaugurale delle celebrazioni pucciniane, Bianucci chiede il conto

Secca la risposta del sindaco Mario Pardini: “Questa è un’interrogazione alquanto tendenziosa – ha affermato durante il consiglio comunale -. Il comune di Lucca è uno dei 23 membri del comitato per le celebrazioni pucciniane che, è sempre bene ricordarlo, è stato creato dal Governo Draghi. Le regole del comitato, che sono state scelte dal Governo, sono chiare: i verbali delle assemblee del comitato sono secretati. Sono d’accordo? No, come ho già detto durante un consiglio comunale. È giusto però precisare una cosa: il comune di Lucca ha sostenuto costi pari a zero euro e questa è l’unica certezza che posso darle (riferendosi al consigliere Bianucci ndr). Non posso rispondere per il comitato. Lo ripeto, anche per il palco il costo è stato zero. Questo è quanto sono in grado di dire in maniera trasparente”.

Partite le celebrazioni pucciniane con piazza piena e polemica finale. Venezi: “Mi volevano censurare”

Una risposta che non ha soddisfatto il consigliere Daniele Bianucci, che è passato all’attacco: “Sono preoccupato dalla risposta del sindaco – ha affermato -. Stiamo parlando dei soldi dei cittadini e la non risposta del sindaco è grave. Ricordo che lei (riferendosi a Mario Pardini ndr) è il sindaco più autorevole presente all’interno del comitato. I cittadini hanno il diritto di sapere i dettagli sui costi. Caro sindaco, non è stato all’altezza del suo ruolo”.

La replica del sindaco Mario Pardini non è tardata ad arrivare: “Non ho mai detto che siamo l’ultima ruota del carro all’interno del comitato per le celebrazioni pucciniane. Lo ripeto, ci sono delle regole e non si possono infrangere. C’è un regolamento e va rispettato. Quello che interessa a quest’aula è la cifra spesa dal comune di Lucca, ovvero zero euro. Il concerto è andato benissimo, le celebrazioni sono partite con una piazza piena e dobbiamo gioire per questo”.

Il consigliere Bianucci non ci sta: “Non si può considerare normale che i cittadini non possano sapere le spese. Preoccupa, prima ancora da cittadino e poi da consigliere, che il sindaco in consiglio comunale, si rifiuti di spiegare quali siano stati i costi sostenuti per il concerto della direttrice Venezi, ‘perché tanto – come ha spiegato Pardini a Palazzo Santini – le casse del Comune non sono toccate’. Dovremmo stare tranquilli per questo? Quelli spesi dal comitato per le celebrazioni pucciniane, presieduto da Veronesi, per il concerto in piazza Grande sono soldi di Pantalone, o in realtà a pagare sono stati come sempre i cittadini? E Pardini, che nel Comitato rappresenta la nostra Città e che mai si è smarcato dalla gestione di Veronesi, come fa ad avvalorare direttamente, a fronte della nostra interrogazione, una dinamica assolutamente non trasparente? Quali preoccupazioni ha il primo cittadino a rilevare le spese? Sarà questo lo stesso modo con cui il Comune gestirà pure le risorse che dovrebbero arrivare, qualora Lucca diventasse davvero capitale della cultura?”.

“Con una mia interrogazione – prosegue Bianucci -, ho chiesto al sindaco di relazionare in Consiglio quali fossero i costi sostenuti dal comitato per le celebrazioni pucciniane, ed eventualmente da altri soggetti, per il concerto diretto da Beatrice Venezi – spiega Bianucci -. Ho domandato se è vero che le spese complessive hanno superato i 200mila euro, come è emerso in alcune indiscrezioni apparse negli ultimi giorni, e in particolare sulla pagina Facebook di ‘Lista civile’. Durante l’ultima seduta del Consiglio, il sindaco ha spiegato che non intende rendere noti i costi, trincerandosi dietro la scelta del comitato, per noi particolarmente grave, di lasciare riservato ogni costo e ogni modalità di assegnazione degli incarichi. Come si fa a ritenere normale che i cittadini non possano sapere quanto è costato alle loro tasche il concerto? Come fa il sindaco, di fronte alla nostra interrogazione, ad avallare tale tesi? Noi crediamo invece che occorra assicurare la massima chiarezza e serva scegliere la via della totale trasparenza. Per questo, partendo da quanto affermato dal post di Lista Civile, ho chiesto al sindaco se risulta o meno effettivamente vero che la scelta dell’orchestra genovese ha previsto (oltre al cachet di 60mila euro), cibo e alloggio per 2 giorni e 2 notti. Se risulta vero che l’affitto del palco per un giorno in piazza Napoleone è costato la cifra di 25mila euro. Se risulta vero che l’allestimento dello spettacolo ha impegnato oltre 70mila euro. Inoltre, se risulta vero che il costo dell’evento dell’11 luglio scorso risulta significativamente più alto di quelli sostenuti per il concerto con la direttrice Venezi nel 2018 (circa 40mila euro), di quello organizzato in piazza del Duomo nel 2020 con l’orchestra del Carlo Felice (circa 30mila euro), di quello organizzato con la direttrice Venezi nel 2022 (circa 20mila euro)”.

“Torno a ribadire che mi pare che il maggior problema dell’evento sia stato che, anche se dichiarato internazionale, esso sia rimasto in realtà profondamente chiuso dentro le Mura, finendo (a causa delle dichiarazioni della direttrice Venezi) per generare solo pubblicità negativa fuori Lucca – evidenzia Bianucci -. È scomparsa la musica e, per scelta della direttrice d’orchestra, è rimasta solo la polemica politica. Forse Puccini e Lucca meriterebbero di più: anche perché, con queste politiche, il mio timore è che la città non ci metterà molto a bruciare la spinta del turismo che ha guadagnato, in maniera strepitosa, negli ultimi anni. E se questo è lo stile gestionale, la prospettiva di Lucca capitale della cultura rischia di essere molto preoccupante”.

Le pratiche

Il comune di Lucca aderisce ufficialmente alla cosiddetta rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Questa sera (27 luglio), infatti, è arrivato il via libera da parte del consiglio comunale con l’approvazione dell’apposito regolamento (con l’astensione della minoranza).

Si tratta della definizione agevolata dei crediti relativi ad ingiunzioni di pagamento, accertamenti e violazioni amministrative, fra cui quelle al codice della strada. Per le ingiunzioni e accertamenti sopra i 1.000 euro relativi agli anni compresi fra gennaio 2000 e il mese di giugno del 2022 si prevede di eliminare, solo su richiesta del contribuente, sanzioni e interessi, mentre resteranno da corrispondere il capitale e le spese. Lucca Riscossioni e Servizi e gli uffici comunali stimano che la somma che potrebbe essere interessata a questa operazione sia di oltre 7 milioni di euro, nel caso in cui tutti i contribuenti decidessero di aderire, su un totale da riscuotere di oltre 34 milioni di euro.

Saranno inoltre stralciate completamente e in automatico le ingiunzioni fino a 1.000 euro che risalgono agli anni fino al 2015. In questo caso si tratta di uniformare le posizioni dei contribuenti, visto che questo tipo di stralcio era già stato applicato con legge di bilancio dello Stato per i crediti dovuti a Equitalia e adesso si estende il provvedimento anche a quelli dovuti a Lucca Riscossioni e Servizi: l’operazione interesserà una quarantina di posizioni, per complessivi 13mila euro.

Tutti i dettagli della pratica sono stati sviscerati, così come fatto in commissione, dall’assessore ai tributi Moreno Bruni.

Rottamazione Quater, Bruni: “La cifra verrà coperta con l’avanzo di bilancio”

Cosa prevede il regolamento? La rottamazione per le ingiunzioni fino a 1000 euro che risalgono agli anni fino al 2015 avverrà, come detto, in automatico, senza che il contribuente debba fare niente. Invece per le ingiunzioni emesse e per gli accertamenti divenuti definitivi al 30 giugno 2022, i cittadini che vogliano vedersi togliere sanzioni e interessi dovranno fare richiesta a Lucca Riscossioni Servizi dall’1 settembre al 31 ottobre. Potranno scegliere di saldare il loro debito (capitale e spese) in un’unica rata, oppure in più rate, fino a un massimo di 18 bimestrali.

Ok dal consiglio comunale anche al riconoscimento del debito fuori bilancio di oltre 9mila euro e alla retrocessione di una piccola porzione di terreno conseguente alla errata rappresentazione catastale di un’area acquistata dal Comune a titolo gratuito, già facente parte di via della Chiesa di Santa Maria a Colle.

Il comune di Lucca, all’unanimità, aderisce al sistema museale territoriale della provincia di Lucca per gli anni 2023- 2027 (con un contributo pari a 1.500 euro). Rinnovata, infine, l’adesione triennale al sistema museale Mta (Musei toscani per l’Alzheimer) per un costo per le casse del Comune pari a 600 euro.