Impianto San Cassiano a Vico, Barsanti: “Sospensiva scontata, attendiamo la sentenza”

L’assessore allo sport dopo la sospensiva alla revoca della concessione: “Non accetto lezioni dal Pd che in dieci anni ha ignorato gestioni intollerabili”
“La sospensiva della risoluzione della concessione dell’impianto sportivo di San Cassiano a Vico da parte del tribunale amministrativo regionale, su richiesta della Real Academy, non è una sorpresa per l’amministrazione comunale, era un atto atteso e ovvio con cui il giudice semplicemente ha rinviato la decisione a quando si pronuncerà nel merito della questione. Era scontato che il Tar desse la sospensiva dopo il ricorso: nessuno può cantare vittoria, è il normale corso della giustizia. La Real Academy ha il diritto di fare ricorso, io da assessore del Comune di Lucca ho il dovere di far rispettare la legalità e tutelare il bene pubblico”. A dirlo è l’assessore allo sport di Lucca, Fabio Barsanti.
“Se l’avvocato consigliere comunale del Partito Democratico Alfarano fosse venuto in commissione sport, avrebbe appreso come la reale situazione del campo di San Cassiano a Vico non sia quella descritta dalla nostra controparte, e alla quale ha creduto non senza una certa superficialità. La risoluzione della concessione è solo la punta dell’iceberg dovuta a tutta una serie di irregolarità compiute sul bene pubblico, come appurato da vari e diversi uffici comunali come facilmente riscontrabile nel testo della determinazione dirigenziale di risoluzione della concessione. Un atto doveroso per l’ufficio sport e per il sottoscritto, proprio per far sì che non esistano diseguaglianze nella gestione del patrimonio pubblico né connivenze con chi non rispetta le regole. Non deve passare il messaggio che un gestore possa fare quello che vuole senza controllo e soprattutto fuori dalla legalità. Come assessore ho il dovere di tutelare tutte le altre società che rispettano le regole. E questa visione non è solo la mia ma è condivisa con tutte le scuole calcio serie che sono concordi nel portare avanti un impegno di serietà sulle attività. Non è un caso che la Real Academy sia stata esclusa dalle manifestazioni calcistiche giovanili del Settembre Lucchese: questo è il segno che il settore ha già espresso un giudizio e preso le distanze da tale società”.
“Forse Alfarano – prosegue – avrebbe fatto meglio a sentire anche le altre campane o confrontarsi con tutto il mondo del calcio, che dimostra di non conoscere. Per troppi anni sono state tollerate situazioni borderline e la delibera sulla ricognizione dei 18 campi sportivi, unita alle gare che faremo sugli impianti tornati nella disponibilità del comune e che andremo a sistemare, serve proprio a mettere finalmente le cose in chiaro – dopo più di venti anni di abbandono – impegnare l’amministrazione a eseguire lavori necessari, verificare situazione per situazione le condizioni e la gestione degli impianti. In due mesi di sopralluoghi abbiamo già verificato i danni di 10 anni di gestione assente, superficiale o confusionaria del patrimonio sportivo. Un ‘chiudere un occhio’ da parte della precedente amministrazione a guida Pd che ha causato molti danni e una situazione intollerabile, ormai incancrenita nel suo essere mal gestita”.
“Quindi non accetto lezioni dai consiglieri del Partito Democratico – dice ancora l’assessore – Il consigliere Alfarano, dal quale mi sarei aspettato una posizione a tutela della legalità, non sa di cosa parla visto quello che è stato fatto dall’amministrazione Pardini in un anno non è stato mai affrontato neppure in minima parte in 10 anni di amministrazione Tambellini. Parlo delle soluzioni che abbiamo trovato in questi mesi fra cui la copertura della pista di pattinaggio, gli importanti interventi in corso in ben tre palestre della pallavolo, gli interventi nei campi sportivi all’aperto, i nuovi progetti per il Palatagliate, la gara per la riapertura temporanea della piscina e la previsione di quella nuova, per la quale stiamo portando avanti la progettazione che possa recuperare anche la vasca ludico-motoria dopo la sonora bocciatura da parte del Coni del progetto dell’amministrazione precedente e il miglioramento di alcuni progetti Pnrr inadeguati o poco rispondenti alle reali esigenze del mondo sportivo o sociale. Per non parlare dei continui sopralluoghi e dell’ascolto di tutti: nessuna società è rimasta indietro e posso dire con serenità di aver fatto un lavoro che nessuno aveva mai fatto prima”.
“Non esistono figli e figliastri – e la volontà dell’amministrazione era quella che al campo di San Cassiano venissero fatti lavori secondo le norme e nel rispetto delle regole, tentando in ogni modo di non arrivare alle vie legali. Ciò non è stato possibile per la mancanza di disponibilità e di buon senso del gestore, che ha voluto fare di testa propria scordandosi di essere su un bene di proprietà comunale e all’ennesimo intervento improprio sono partiti i controlli dovuti da parte della polizia municipale e degli uffici dell’edilizia privata. L’unica differenza che esiste è quella tra un’amministrazione, quella presente, che sullo sport ha deciso di investire, di fare seriamente e di far rispettare le regole, e quella di chi ci ha lasciato in eredità una situazione da terzo mondo, sia strutturale che a livello di gestione della cosa pubblica”.