Geal, il sindaco tira dritto: “Tentiamo la carta della proroga ma decideremo con la commissione speciale”

Pardini: “Il percorso per estendere la concessione è complicato e forse non praticabile ma per noi è una ipotesi che resta in piedi”
Dare vita al più presto alla commissione speciale e avviare, in questo modo, un percorso condiviso e puntuale per decidere il futuro di Geal e, più in generale, quello del servizio idrico a Lucca. I prossimi mesi saranno decisivi: lo sa bene il sindaco Mario Pardini, intenzionato ad imprimere un’accelerazione al confronto con i consiglieri comunali per decidere il destino della società. “Il tema dell’acqua mi sta particolarmente a cuore – osserva il primo cittadino – e l’idea di condividere un percorso decisionale con una commissione ad hoc mi ha trovato subito favorevole. Sono convinto che su certe questioni sia indispensabile il contributo di tutti”. Ma avverte: “L’obiettivo per noi resta quello di prorogare la concessione a Geal oltre il termine del 31 dicembre 2025”. Una mission quasi impossibile, come aveva fatto presente il direttore generale dell’Ait, Alessandro Mazzei, intervenendo al consiglio comunale sul servizio idrico del 19 giugno scorso. “E’ una chance a cui non abbiamo rinunciato – osserva Pardini -, ma è vero: si tratta di un percorso molto complicato ed è necessario valutare se sia possibile o meno percorrerlo”.
Anche a questo, è convinto il sindaco, potrà servire la commissione speciale: “L’auspicio è che possa essere costituita già a settembre, in modo da poter lavorare con alcuni mesi davanti prima delle scadenze”. Scadenze che incombono a primavera 2014. Entro marzo-aprile, il Comune di Lucca dovrà decidere il da farsi: ovvero se confluire o meno nella multiutility, il gestore unico del servizio idrico in Toscana. All’assemblea di Ait del 24 luglio scorso dove si è votata la procedura di gara per la ricerca di un partner per la mega società, Palazzo Orsetti non era presente ma l’assenza di sindaco e assessore delegato non è stata intenzionale, come alcuni nei corridoi della politica hanno ipotizzato: “La nostra assenza in quel caso – precisa Pardini – era dovuta ad impossibilità a partecipare per impegni istituzionali e inderogabili”.
Il sindaco, con il sostegno della maggioranza, ha le idee chiare sul da farsi, ma vuole “condividerle all’interno della commissione speciale” in modo da capire se possano essere rese operative o integrate con l’apporto dei vari gruppi consiliari.
Alcuni scenari possono essere, comunque, previsti. Nel caso in cui il Comune confermasse la scelta del no alla multiutility e non fosse possibile prorogare la concessione del servizio idrico a Geal, Lucca potrebbe confluire, all’interno del consorzio territoriale 1, in Gaia, compagine totalmente pubblica e partecipata da altre amministrazioni comunali. E in seno alla quale il capoluogo di provincia potrebbe essere primo azionista. E dunque avere un particolare peso specifico. L’altra possibilità è che si cambi il Ct, aderendo a quello di altri importanti comuni della Piana, come Capannori: il gestore, in questo caso, sarebbe Acque spa.
Al momento si tratta di ipotesi e possibilità, che dovranno essere ben vagliate alla luce anche di eventuali nuovi assetti interni ai vari gestori coinvolti. A Lucca il primo passo sarà la costituzione della commissione speciale, che era stata proposta con un ordine del giorno presentato dall’opposizione di centrosinistra, ma che aveva incontrato subito il sostegno del sindaco e della maggioranza. Sarà il consiglio comunale a costituirla, convocando una specifica seduta.