Tramvia di superficie, Franchi: “È la soluzione per la mobilità della Piana”

20 agosto 2023 | 11:32
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Tramvia di superficie, Franchi: “È la soluzione per la mobilità della Piana”

L’ex sindacalista ed esponente del Forum ambiente e salute: “Gli assi viari sono contrari alla transizione ecologica e vanno bloccati”

La tramvia di superficie come soluzione per la mobilità cittadina.

A proporlo è l’ex sindacalista, impegnato in prima linea nel comitato contro gli assi viari, Umberto Franchi.

“In questi giorni di estate 2023 – dice – durante i lavori di scavi per il sottopasso alla stazione ferroviaria, abbiamo riscoperto la fermata del tram che era posta davanti alla stazione ferroviaria. Già alla fine dell’Ottocento, vi erano amministratori con una visione urbana dello sviluppo razionale, che nell’ottica di cio che stava per nascere con lo sviluppo del “motore a scoppio” e dell’auto, preferirono scegliere la tranvia di superficie, con un percorso (tracciato che vedeva ben tre linee) che dall’interno della città portava a Ponte a Moriano, a Maggiano, a Pescia”.

“Successivamente, soprattutto dalla metà degli anni Cinquanta – ricorda Franchi – a seguito di uno sviluppo a rete disarmonico con fabbriche, servizi, centri commerciali e cementificazione varia in tutte le aree del territorio, la ferrovia di superficie è stata smantellata e sostituita dagli autobus e vario traffico privato su gomma, con le conseguenze che oggi possiamo vedere. Provate a girare la città per la periferia ed i paesi limitrofi, da nord a sud da est ad ovest e troverete ingorghi , traffico caotico, vie disconnesse, campagne abbandonate, eternit e rifiuti abbandonati, abitazioni sfitte abbandonate che cadono a pezzi e soprattutto cementificazione con nuovi alloggi invenduti a causa delle varie crisi. Come non accorgersi, in questo contesto, del fatto che il verde rimasto è veramente poca cosa? Come non vedere che vi sono zone della nostra provincia a grave rischio frane? Come non vedere la distorsione di uno sviluppo urbanistico a rete con centri commerciali, centri servizi, fabbriche in ogni luogo, senza nessuna regola? Come non ricordare allora i tragici bilanci avvenuti ogni volta che fa un nubifragio tragico bilancio come quelli abbattuti nel passato, con la tracimazione del Serchio a sud di Lucca, o sull’alta Toscana e sul levante Ligure, di Cardoso, con morti, con la devastazione delle Cinque Terre, di Aulla sommersa dalle frane e dall’acqua o recentemente in Emilia Romagna”.

“Proviamo a chiederci cosa succederebbe nella nostra bella Lucca se piovesse in quel modo – dice l’ex sindacalista – A volte basta un solo acquazzone e la scena si ripete con ponti e case che crollano, pioggia che porta via auto e persone. Ogni volta si lamentano i danni avvenuti urliamo per l’assenza di prevenzione e dopo tutto ricade nell’oblio nel silenzio, in attesa della prossima sciagura. La questione si pone con forza per il territorio lucchese, dove assistiamo con cocciutaggine delle istituzioni locali nonché del mondo imprenditoriale alla volontà di portare avanti lo sciagurato progetto assi viari. Come fanno i nostri amministratori a non capire che stiamo entrando in un percorso di perenne cambiamento climatico, inquinamento ambientale e smottamento franoso del territorio, e che occorre invertire la rotta del disastro ambientale causato soprattutto da amministratori senza scrupoli che in molti anni di governo, hanno permesso che il cemento andasse a ricoprire ogni metro di terra, uccidendo la prevenzione ed un pezzo di ambiente? Credo che il nostro territorio abbia le ore contate, non soltanto a causa della possibilità della tracimazione del fiume Serchio o delle continue frane, ma perché le continue costruzioni avvenute, ci hanno portato ad un punto che oggi può bastare uno forte scroscio d’acqua ed è sempre la stessa storia, alberi divelti, crolli, acqua nelle cantine, paesaggi rotti, eccetera. Allora mi domando: perché nonostante ciò, gli amministratori del Comune di Lucca, di Capannori, della Regione Toscana, continuano ad insistere sulla necessità degli assi viari quando è oramai chiaro che sarebbero un disastro per l’ambiente e la salute dei cittadini? Perchè i nostri amministratori non hanno il coraggio di dire basta alla cementificazione? Basta con gli assi viari? E soprattutto erché non accolgono i contenuti di quella lodevole iniziativa che come Forum per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini abbiamo elaborato? La proposta del Forum per l’ambiente e salute dei cittadini riguarda soprattutto una visione della mobilità e dello sviluppo razionale (come quella dei nostri avi) che passa attraverso un tramvia di superficie, il rafforzamento delle tre reti ferroviarie (Firenze Lucca Viareggio – Lucca Aulla – Lucca Pisa) ed invece è stata abbandonata anche la scelta del raddoppio dei binari Firenze Luca Viareggio? Come non capire che gli assi viari sono contrari alla transizione ecologica e vanno bloccati?”

“La raccolta di firme – conclude – è arrivata i poco tempo a migliaia di adesioni, perché la popolazione di Lucca a differenza dei nostri amministratori vuole la transizione ecologica e non vuole gli assi viari. Credo che gli amministratori del Comune di Lucca, dl Comune di Capannori, della Regione Toscana, dovrebbero aprire subito un confronto con noi rappresentanti del forum per l’ambiente, e se non sanno misurarsi, confrontarsi proprio su queste tematiche ambientali dovrebbero cambiare mestiere. Sarà comunque la popolazione che lotterà per dire basta a quella cultura devastante che causa danni disumani alla salute, tutta concentrata sul fare profitto con ogni mezzo e modo”.