Sant’Alessio, Giannini (Pd): “Si ripristini il parcheggio della Rsa”

24 agosto 2023 | 15:25
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Sant’Alessio, Giannini (Pd): “Si ripristini il parcheggio della Rsa”

Il consigliere comunale: “Cinquantadue posti auto ad uso dei dipendenti e visitatori in via dei Poveri Vecchi sono state transennate dalla sera alla mattina”

“Sant’Alessio, si ripristini il parcheggio della Rsa”. Così il consigliere comunale del partito democratico Gianni Giannini.

“È bastata una curatela fallimentare per interrompere una consuetudine dalle origini incerte ma comunque risalente non più tardi agli anni Ottanta. Cinquantadue posti auto ad uso dei dipendenti e visitatori della Casa di riposo e strutture abitative in via dei Poveri Vecchi a S. Alessio, sono state transennate impedendone l’uso, dalla sera alla mattina – prosegue Giannini -. Via dei Poveri Vecchi è un toponimo nella tradizione lucchese, dove esiste una delle strutture più ambite adibita a Rsa per anziani e con uso anche di appartamenti indipendenti per soggetti autonomi. Proprio fronte l’ingresso dei cancelli, un uso consolidato nel tempo aveva corroso uno spazio di parcheggio a bordo strada, dai terreni in abbandono di una tenuta confinante. La data di inizio dell’uso si perde nel tempo ma nel frattempo l’utilità a corredo della casa di riposo veniva riconosciuta con l’asfaltatura del terreno, una segnaletica orizzontale di stalli di parcheggio ed illuminazione pubblica dedicata. Il recente fallimento della proprietà confinante e l’assegnazione alla vendita a un curatore fallimentare ha di fatto riportato alla proprietà i confini originari. Tutto normale diremmo se l’oggettiva utilità del parcheggio già in essere non diventasse una priorità per i dipendenti della Rsa e dei parenti visitatori degli ospiti”.

“A questo punto, ci auguriamo che gli uffici comunali e i responsabili politici, procedano a una rapida verifica della situazione procedurale, per un percorso di acquisizione tramite procedura di usucapione ( +20 anni di possesso senza rimostranze da parte della proprietà), oppure prendere in esame una procedura di esproprio. La terza soluzione sarebbe quella di ritagliare all’interno della struttura un parcheggio su terreno agricolo che comporterebbe però una procedura molto articolata e lunga – conclude Giannini -. Da nostre verifiche la procedura di esproprio sarebbe la più idonea e rapida per ripristinare l’uso consolidato dell’area già attrezzata. Questo è ciò che chiediamo all’amministrazione augurandoci che l’attenzione amministrativa, come più volte reclamato, si indirizzi finalmente anche sulle necessità oggettive del territorio oltre le mura e gli spalti della città”.