Lucca Holding, Chiari: “Tronca dovrebbe rinunciare all’incarico”

L’ex assessore: “Troppi sono i dubbi che nascono da questa nomina”
“Tronca dovrebbe rinunciare all’incarico”. Il suggerimento arriva dall’ex assessore Marco Chiari, che già alcune settimane fa era intervenuto per parlare della nomina dell’ex prefetto a consulente di Lucca Holding, la società in house del Comune che controlla le municipalizzate. Nomina che lunedì 11 settembre sarà al centro della discussione della commissione controllo e garanzia presieduta dal capogruppo Pd Francesco Raspini.
“Personalmente non entro in merito alle qualità morali e professionali di Francesco Paolo Tronca: basta leggere il curriculum vitae presentato a Lucca Holding spa per capire quale sia stata la sua lunga e variegata carriera professionale. Però mi permetto, da cittadino libero ed indipendente, di consigliargli di non accettare tale incarico – afferma Chiari -. Cerco ora di spiegarne i motivi: nella bagarre politica della scelta del candidato sindaco del 2022, dopo vari nomi portati dai partiti politici di zona, emerse anche il suo nominativo, con tanto di articoli sui quotidiani locali. Erano gli ultimi giorni possibili per effettuare questa scelta e Tronca non ha mai negato questa eventuale ipotesi, poi definitivamente decaduta, a seguito della decisione di puntare sul nome di Mario Pardini”.
“Poiché l’ipotetica candidatura di Tronca venne portata avanti sia dal terzo polo, ma anche da alcuni appartenenti a partiti del centrodestra, a qualcuno che senz’altro sostiene la correttezza di tale incarico, può ‘maliziosamente’ sorgere il dubbio che l’incarico sia una sorta di riconoscimento per essersi ritirato dall’agone elettorale – prosegue Chiari -. Se non è possibile dubitare sul prestigio personale e professionale di Tronca il suddetto dubbio rischia di ‘macchiare’ ingiustamente la sua onorabilità. Inoltre, analizzando gli altri incarichi affidati da Lucca Holding negli ultimi anni, risulterebbe – sempre dal sito – che ne esista anche un altro analogo, con scadenza il 31 dicembre 2023 assegnato a altro professionista per una somma complessiva di 8mila euro annui, con il rischio evidente e palese di una sovrapposizione”.
“Infine una valutazione sulla natura e contenuto dell’incarico che, almeno dall’oggetto, appare assai generico: consulenza legale e strategica, nonché assistenza amministrativa e societaria con riferimento alle società del gruppo Lucca Holding – conclude Chiari -. Di solito gli incarichi sono specifici e dettagliati su un argomento, quali ad esempio quelli dati anche dall’amministrazione a professionisti su precisi progetti o argomenti, mentre in questo caso risulta difficile , vista la genericità, stabilire come sia stato possibile determinarne il compenso professionale. Troppi secondo il mio modesto punto di vista sono i dubbi nascenti da questo incarico ed ecco perché ritengo che una persona di elevato livello come Tronca dovrebbe rinunciare”.