Operai uccisi da un treno nel Torinese, Guidotti: “La politica torni a parlare di sicurezza sul lavoro”

L’ex consigliere Pd dopo l’ennesimo episodio di cronaca: “C’è bisogno di un cambio di passo, basta piangere e indignarsi”
Cinque operai uccisi mentre stavano lavorando ai binari della linea ferroviaria Torino-Milano, l’ex consigliere al lavoro Roberto Guidotti rinnova l’appello alla politica nazionale e locale, di riprendere il percorso di conoscenza e di confronto sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Ancora una volta siamo davanti all’ennesima tragedia e ancora una volta siamo a piangere la morte di cinque operai. La scorsa notte cinque operai sono stati uccisi a Brandizzo da un convoglio che passava a più di 100 chilometri orari mentre loro lavoravano sui binar, Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera 34 anni, Giuseppe Saverio Lombardo, Giuseppe Sorbillo, 43 anni e Giuseppe Aversa, 49 anni, cinque persone che partite da casa per recarsi al proprio lavoro non ne faranno più ritorno, cinque famiglie distrutte e la cui vita non sarà mai più la stessa – commenta Guidotti -. Ancora una volta siamo di fronte ad una tragedia che poteva essere evitata. Ancora una volta come sempre succede si susseguono le esternazioni di circostanza della politica a vari livelli, la stessa politica che però non fa niente perché questo trend cambi, perché il lavoro sia un diritto, perché il lavoro sia tutelato e soprattutto perché i posti di lavoro siano più sicuri. Queste tragedie, come dico ogni volta sono sconfitte di ognuno di noi nessuno escluso, sono sconfitte di un sistema che piange ma che dimentica troppo in fretta, sono sconfitte di una classe dirigente che mette al primo posto il profitto e non la persona, sono sconfitte di un sistema che si indegna ma che non fa tesoro degli errori, sono sconfitte di un apparato formativo e informativo da migliorare e di leggi ben fatte ma che non vengono rispettare”.
“C’è bisogno di un cambio di passo basta piangere e indignarsi, ognuno faccia quello che deve fare nessuno di noi può tirarsi indietro con la scusa ‘non è di mia competenza – conclude Guidotti -. Nel nostro piccolo a Lucca con la commissione comunale prima e con la commissione intercomunale poi avevamo iniziato un percorso di conoscenza e di confronto, rinnovo il mio appello a tutte le componenti della politica e del mondo del lavoro affinché questo percorso continui e sia da stimolo per tutti”.