Scuola, Fantozzi e Amorese (Fdi): “In prima linea per insegnare una dieta sana e corretti stili di vita”

Gli esponenti Fdi: “L’iniziativa riveste un ruolo fondamentale anche nel prevenire numerose malattie croniche”
“Da qualche anno associazioni di categoria, istituzioni, amministrazioni scolastiche e Ministero sono impegnati a diffondere corretti stili di vita tra i nostri ragazzi in età scolare. Domani suonerà la campanella per 450mila alunni toscani e ci auguriamo che tutti continueremo ad impegnarci in questa direzione. Tra i corretti stili di vita rientra anche una giusta educazione alimentare, a partire – ad esempio – dalla scelta del cibo dalle pause alle mense”
A poche ore dall’inizio della prima campanella non si fa attendere la nota di Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione istruzione alla Camera dei deputati, e il vicecapogruppo FdI in consiglio regionale della Toscana Vittorio Fantozzi, che proseguono con dati allarmanti: “In Toscana, secondo gli ultimi dati di Okkio alla Salute dell’Iss, il 25,8% dei bambini presenta un eccesso ponderale: il 6,6% è obeso, il 19,2% è sovrappeso. Ci sono alcuni progetti che mirano a insegnare a consumare frutta o ‘merendine sane’ anziché i prodotti confezionati. Oppure mense che utilizzano solo prodotti genuini del territorio. È stato fatto molto ma non è sufficiente. Per questo riteniamo che sia necessario che tutte le amministrazioni (dalla Regione ai Comuni) si impegnino per diffondere corretti stili di vita alimentare tra i nostri ragazzi ed anche i genitori, ampliando un impegno tangibile per ora solo a macchia di leopardo”.
“Questa iniziativa – concludono – si pone sulla scia dell’impegno posto dal Ministro Lollobrigida nella tutela dell’agroalimentare italiano, e fa proprie anche precise indicazioni e pratiche suggerite da Coldiretti. L’iniziativa riveste un ruolo fondamentale anche nel prevenire numerose malattie croniche, e non solo. Attraverso una virtuosa sinergia tra istituzioni scolastiche e amministrative è anche possibile valorizzare i nostri prodotti del territorio: sani, genuini e rappresentativi della nostra tradizione culturale” .