Lavoro volontario per il Lucca Film Festival, Guidotti (Pd): “Il Comune dia spiegazioni”

L’ex consigliere ricorda il caso dei ‘felpati’: “Dove sono quelli che accusavano l’allora giunta e Lucca Crea di sfruttamento della manodopera?”
“Qualsiasi tipo di lavoro deve essere giuridicamente riconosciuto ed essere pagato, sempre e dignitosamente. L’apprendistato volontario è un retaggio di un passato che ha portato all’impoverimento di una grande fetta di società”. Così l’ex consigliere Pd Roberto Guidotti sul ‘caso’ del Lucca Film Festival e l’appello per trovare volontari.
“Nei giorni scorsi, con molto stupore ho letto un avviso dove si ricercavano ‘volontari’ non solo per l’accoglienza ma anche nel reparto allestimenti e tecnica per il Lucca Film Festival, manifestazione storica sostenuta da diversi enti tra cui il Comune di Lucca – spiega Guidotti -. Non ho potuto far altro che tornare al 2019 quando a Lucca, per i Comics, scoppiò il caso dei ‘felpati’. Per giorni la questione della bassa paga dei giovani impiegati nella manifestazione è stata argomento di dibattito pubblico, fino ad arrivare sia in consiglio comunale che in un’apposita commissione, dove al banco degli imputati furono chiamati a dare le opportune spiegazioni l’allora assessore alle partecipate e lo staff di Lucca Crea”.
“Anche se tutti convennero che la paga era una miseria allo stesso modo dovettero prendere atto che la stessa era la paga oraria del contratto nazionale del settore che la ditta appaltatrice aveva preso come riferimento per i compensi e che quindi tutto era lecito e rispettoso di quanto richiesto dalla legge sugli appalti. In quell’occasione tutti i presenti – anche se tutto era stato fatto nel pieno rispetto delle leggi vigenti – ritennero che non fosse un compenso dignitoso e che ci fosse bisogno di fare ogni sforzo possibile affinché le persone chiamate a fare quel tipo di servizio ricevessero un compenso degno della mansione svolta – prosegue Guidotti -. Dopo qualche mese dalla manifestazione l’amministrazione in collaborazione con lo staff di Lucca Crea iniziò a ricercare soluzioni alternative e migliorative, ma purtroppo il Covid non permise di metterle in pratica come parametri dell’appalto. Il lavoro di ricerca riprese dopo la pandemia e le soluzioni migliorative vennero analizzate nella primavera del 2022 dall’allora amministrazione con un confronto con la presidente di Lucca Crea Francesca Fazzi e messe in pratica nell’edizione dello stesso anno. Un giusto equilibrio e migliorie poco pubblicizzate ma frutto di un impegno preso e rispettato a tutela dei lavoratori e delle persone“.
Oggi però, mi ritrovo nuovamente a leggere annunci dove, sempre per manifestazioni di alto spessore culturale, e realizzate con il supporto del Comune, si cercano “volontari”. Allora mi chiedo, si può parlare di volontari riferito a persone che svolgono una qualsiasi attività? Si può parlare di correttezza quando uno svolge una qualsiasi mansione e servizio e non riceve compensi? Tutto regolare? Dove sono i detrattori del 2019? Dove sono quelli che accusavano l’allora giunta e accusavano Lucca Crea di sfruttamento della manodopera? – conclude Guidotti -. Come l’ex amministrazione è stata al tempo chiamata a rispondere alle accuse mosse da quelli che oggi sono consiglieri e assessori di maggioranza, allora credo che anche l’attuale giunta debba dare una spiegazione in merito alla cultura del lavoro che intende promuovere. Al tempo stesso chiedo ai consiglieri di opposizione di insistere nella loro richiesta di fare chiarezza e ottenere tutte le risposte necessarie nelle sedi opportune. Il rispetto e l’esempio per un politico e un amministratore dovrebbero essere la cartina di tornasole: pensare solo alle feste, alle volte, non basta”.