Caso Tronca, Pardini e Porciani in commissione: “Incarico legittimo”. Raspini: “Troppe contraddizioni”

21 settembre 2023 | 14:32
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Caso Tronca, Pardini e Porciani in commissione: “Incarico legittimo”. Raspini: “Troppe contraddizioni”
Caso Tronca, Pardini e Porciani in commissione: “Incarico legittimo”. Raspini: “Troppe contraddizioni”
Caso Tronca, Pardini e Porciani in commissione: “Incarico legittimo”. Raspini: “Troppe contraddizioni”
Caso Tronca, Pardini e Porciani in commissione: “Incarico legittimo”. Raspini: “Troppe contraddizioni”
Caso Tronca, Pardini e Porciani in commissione: “Incarico legittimo”. Raspini: “Troppe contraddizioni”

Nel mirino del capogruppo Pd l’inquadramento della consulenza e la trasparenza sulla nomina. Ma il sindaco ribadisce: “Tutto regolare nelle modalità di affidamento. In ballo partite storiche per la città”

Se la commissione controllo e garanzia fosse un processo, il giudizio sarebbe sospeso. L’arringa finale del sindaco Mario Pardini sulla nomina dell’ex prefetto Francesco Paolo Tronca a super consulente di Lucca Holding non ha infatti convinto il presidente e capogruppo del Partito Democratico Francesco Raspini, che aveva deciso di portare sul banco degli ‘imputati’ gli atti dell’incarico triennale da 135mila euro, per far luce sulle modalità – prima formali e poi politiche – che avevano portato la società partecipata a rivolgersi allo studio legale di Milano.

Modalità che sono state esposte, su domande mirate e dirette, dallo stesso amministratore di Lucca Holding Marco Porciani, incalzato dal presidente di commissione su questioni per lo più burocratiche. Prima su tutte la definizione formale del rapporto di Tronca con la partecipata – se affidato come appalto di servizio o incarico professionale – e le relative ricadute a livello procedurale.

“Si tratta di un appalto di servizio, affidato allo studio legale diretto dall’ex prefetto di Lucca – ha spiegato Porciani -. Seppure il regolamento sia di difficile lettura, non vi è dubbio che esso dia la facoltà all’amministratore, in casi eccezionali, di procedere con affidamento diretto, adeguatamente motivato, per gli incarichi fino alla soglia di 139mila euro. In queste ipotesi l’amministratore unico è tenuto a informare tempestivamente l’organismo di vigilanza. Nel nostro caso il dottor Rivola, nominato dalla precedente amministrazione comunale, è l’organismo di vigilanza della Lucca Holding ed egli stesso ha affermato la legittimità della determinazione di incarico prima del suo affidamento”.

Punto questo, che insieme agli ‘adeguati motivi’ non convince Francesco Raspini. “Nella determina del 27 giugno scorso, tra le motivazioni che giustificano l’incarico, e la ‘particolarità del caso’ prevista dal regolamento, si legge ‘lo Studio Tronca è specializzato nell’assistenza legale e strategica ad aziende, enti pubblici e pubbliche amministrazioni che operano in mercati, con un alto tasso di regolamentazione’, stesse identiche parole che lo studio utilizza, sul proprio sito, per promuovere la sua attività – fa sapere -. Nessun riferimento al caso specifico lucchese, e ai motivi che renderebbero lo studio di Milano, l’unico soggetto in grado di svolgere tale incarico”.

Ma per Porciani – così come per l’amministrazione, e primo su tutti per il sindaco – il curriculum di Tronca (al quale si è aggiunta recentemente anche la nomina a commissario straordinario del Pio Albergo Trivulzio di Milano) parla da solo, e la ‘stessa lingua’ dei difficili cruciverba che dovranno essere risolti di qui ai prossimi anni, a partire da Sistema Ambiente per arrivare all’ipotetico rinnovo di Geal e Gesam.

“Sulla questione rifiuti – ricorda Porciani – abbiamo in corso una questione aperta con la corte dei conti, che ha dichiarato l’impossibilità di avere  quote in due società, Sistema Ambiente e Retiambiente, che svolgono lo stesso lavoro. Ma allo stesso tempo, quest’ultima non ci fa recedere, e ci troviamo quindi in un impasse giuridico che ci auguriamo che una persona così qualificata possa aiutarci a sciogliere. Allo stesso tempo vogliamo lavorare per consentire il prolungamento dell’affidamento del servizio acqua a Geal, in scadenza nel 2025, così come definito dagli indirizzi di questa amministrazione, ma sappiamo che questa non sarà una partita facile, per cui se il tempo è poco, con l’incarico allo studio Tronca, abbiamo cercato di attrezzarci velocemente”.

Altro punto sul tavolo, il compenso “congruo” richiesto dal regolamento e che, stando a quanto emerso dalla commissione, sarebbe lo stesso amministratore unico a validare. “Vorrei ricordare che l’incarico prevede oltre che la consulenza in diritto amministrativo e societario anche la consulenza strategica per le aziende di Lucca Holding – ha detto Porciani -. La durata dell’incarico è triennale, non è previsto alcun rimborso spese e a fronte di ciò Lucca Holding corrisponderà annualmente 36mila euro oltre la cassa professionale e l’iva. Mi chiedo quale altro legale con esperienza analoga avrebbe accettato tale importo, evidentemente il professor Tronca ha voluto rimarcare il suo attaccamento a Lucca”.

Un botta e risposta che si è protratto per più di un’ora, con alcuni momenti di tensione, alimentati dagli interventi di alcuni consiglieri presenti, che hanno criticato la modalità da “interrogatorio in caserma” del presidente di commissione, annunciando di aver fatto ricorso all’accesso agli atti per ‘rispolverare’ gli incarichi assegnati dall’amministrazione Tambellini (di cui Raspini era parte). Tra le accuse mosse, in particolare, da Stefano Pierini, Elvio Cecchini e Alessandro Di Vito (presente in qualità di capogruppo), quella, rivolta alla minoranza, di “dettare” l’agenda politica.

“È corretto ‘fare le pulci’ sulle questioni delicate – ha detto di Vito -, ma in questa sede avrei chiesto se ci fosse o meno un’incompatibilità dell’incarico a Tronca piuttosto che andare a cercare il cavillo, su una questione – come quella degli incarichi fiduciari -, di cui anche l’amministrazione precedente si è spesso avvalsa, per altro con dubbie modalità che mi premurerò di verificare”.

“Mi sembra di assistere a una situazione artificiosa – ha aggiunto Cecchini -, dove si va a spulciare lettera per lettera un atto dove sì ci possono essere state imprecisioni di terminologia, ma  che non cambiano la sostanza dei fatti. La complessità del processo amministrativo richiede professionalità che non sempre si trovano negli uffici: se la legge consente di dare un incarico fiduciario, lo si dà. Il resto è di poca rilevanza”.

La sfida di Fazzidi Domenico Riccio, è il consiglio letterario sul tema ‘partecipate lucchesi’ che il capogruppo Pd Raspini ha proposto ai presenti, in risposta alle critiche mosse sulla gestione “poco oculata” delle società municipalizzate da parte della precedente amministrazione. Libro dove, stando alla recensione del presidente di commissione, si ritroverebbero alcuni degli stessi personaggi seduti al tavolo.

Poi la parola al sindaco Mario Pardini. “Lo scopo di questa commissione era quello di verificare se ci fossero state delle irregolarità nelle modalità di affidamento dell’incarico, e mi auguro che almeno questo punto sia stato chiarito – ha sottolineato il primo cittadino -. Per quanto riguarda il carattere strategico di avere come consulente una personalità come Tronca – che ringrazio nuovamente -, fa parte di una visione diversa che noi abbiamo delle società partecipate, dove poco è stato fatto negli ultimi dieci anni. All’interno di queste società abbiamo dei professionisti di altissimo livello, ma davanti a noi ci sono sfide molto complicate che vogliamo affrontare con le migliori forze in campo. Per lo più se riusciamo farlo a costi sostenibili dato che 36mila euro annui per un servizio legale – che per altro era già in carico gli anni scorsi -, non sono una cifra ‘fuori mercato’. Chiariti gli aspetti formali, ci tengo a rimarcare anche la motivazione strategica di questo incarico, che viene assegnato in un momento in cui ci sono partite storiche da giocare”.

Parole che non convincono fino in fondo il presidente della commissione Francesco Raspini, che “preso atto dell’aspetto formale”, evidenzia “alcune contraddizioni” nelle affermazioni dei presenti, rinviando così ‘il giudizio’ al post analisi dei nuovi fattori emersi durante il confronto.

Sul piano del metodo con cui ho condotto la commissione – afferma – spiace che siano state sollevate delle polemiche: ho studiato i documenti e fatto domande. Sul piano formale, quello che continua a non convincere è se le procedure per affidare l’incarico siano state utilizzate correttamente, cosa che verificheremo prossimamente. Sul piano politico rimangono le perplessità inerenti alla trasparenza, tanto sbandierata da questa giunta, ma alla prova dei fatti venuta a mancare. Se infatti l’incarico a Tronca era il raggiungimento di un risultato necessario e fondamentale, come mai non è stato pubblicizzato, così come invece è stato fatto, con apposite conferenze stampa, come per esempio per la consulenza sulle Mura? Se proprio il contributo di Tronca alla vita comunale era così indispensabile, perché non lo si è nominato alla guida della Holding, evitando di pagare cifre rilevanti per acquisire competenze che l’amministratore unico della Holding dovrebbe avere di suo? Un conto sono le consulenze per oggetti specifici, un conto è una consulenza, di fatto, priva di oggetto che finisce in realtà per lasciare perplessità sulle capacità gestionale di chi la attiva”.

“Alla prima domanda non ho una risposta precisa – ha replicato Pardini -, posso solo affermare che avrei tanto voluto esaltare questo incarico con alcuni risultati in mano. Tutto è stato fatto senza pubblicità ma nella massima trasparenza, così come si può vedere dagli atti pubblici. Per quanto riguarda la Holding, così come ogni partecipata, è composta da professionisti perfettamente in grado di svolgere il proprio lavoro. Ciò non toglie che, per questioni così significative, possano essere affiancate da figure di alto profilo”:

“Lei da lucchese si sente tutelato da Tronca o no?”, chiede Porciani. “Al momento non ho gli elementi per rispondere”, chiosa Raspini.

Commenti a margine della commissione

“Dopo lo svolgimento della commissione consiliare controllo e garanzia, vorrei innanzitutto ringraziare il professor Tronca per aver accettato la consulenza finalizzata a tutelare gli interessi dei lucchesi – ha commentato, a margine, l’amministratore unico di Lucca Holding Marco Porciani -. Il professore è sempre rimasto molto vicino alla nostra città e grazie a ciò ha accolto l’incarico. Il professor Tronca, oltre ai molti incarichi assolti, ha un importante studio legale con sedi a: Milano, Roma e Brescia ed è prevalentemente orientato al diritto societario ed amministrativo. Prima di parlare dei lavori odierni vorrei spiegare il perché ho chiesto a un professionista così autorevole di assistermi. All’indomani della mia nomina avvenuta circa un anno fa, ho rilevato 5 situazioni da risolvere che ritengo tutte estremamente delicate; avrei potuto avvalermi di un giovane avvocato, che magari diventerà un autorevole giurista, forse più economico, ma non conosco alcuno che possa prevedere le carriere professionali e personalmente preferisco di gran lunga avvalermi di professionalità indiscusse tantopiù che nel caso specifico le vicende interessano le finanze di tutti noi lucchesi”.

“In buona sostanza la consulenza al professor Tronca è una garanzia per tutti noi lucchesi, sicuramente la motivazione di avvalersi della sua professionalità può scaturire unicamente dal voler fare bene, con trasparenza e nel rispetto delle norme – conclude Porciani -. Ringrazio Raspini per avermi dato l’occasione di chiarire al consiglio comunale ed a tutti i cittadini il processo decisionale a fondamento della nomina e lo invito caldamente a finalizzare la sua attività amministrativa a fare gli interessi dei lucchesi, piuttosto che a strumentalizzare a fini politici vicende che quantomeno a lui, in ragione del suo curriculum di studi e di esperienza, non potevano che apparire assolutamente legittime e trasparenti”.

“Possibile che una consulenza che vale 140mila euro a un soggetto di primo piano e di massimo rispetto e qualità come l’ex Prefetto, sia stata concepita ed eseguita di nascosto, per poi essere svelata da un quotidiano, anziché essere illustrata e spiegata alla luce del sole? Dov’è la tanto sbandierata trasparenza di cui si sono riempiti la bocca tutti coloro che oggi fanno parte di questa amministrazione comunale? – fa da contraltare Francesco Raspini -. La commissione si è resa necessaria perché oggettivamente il fatto è rilevante. Una consulenza di questo tipo non si orchestra di nascosto, ma va spiegata fin dall’origine nei suoi contenuti e nelle sue finalità. Troppo facile decantarne solo a posteriori la natura ‘strategica’ o ripetere a macchinetta considerazioni sul ‘prestigio’ di Tronca. Una cosa di cui si è orgogliosi si comunica adeguatamente (e questa amministrazione non ha certo problemi in tal senso). In caso contrario, è legittimo quanto meno chiedersi se per caso sotto ci siano motivazioni diverse e ulteriori”.

“L’amministrazione Pardini si era presentata come l’amministrazione della trasparenza – continua Raspini – dei metodi chiari, della partecipazione. In realtà, nei fatti, è l’amministrazione della pubblicità ingannevole che di tanto in tanto lascia lo spazio alla vera faccia di Pardini e compagni, usi a non dar troppa pubblicità agli aspetti meno seducenti della gestione del potere i cui meccanismi, invece, gestiscono assai volentieri e con una certa maestria. Salvo poi rimanere senza parole una volta presi in castagna. Infatti, a precisa domanda sul perché questa indispensabile consulenza non sia stata divulgata per tempo dal suo prolifico ufficio stampa, il sindaco ha testualmente ammesso di ‘non avere una risposta’. È poi singolare che una consulenza di questo tipo sia stata radicata nella Holding e non nel Comune. Le strategie alle società le fornisce la politica rappresentata nel consiglio comunale o sono il frutto di un confronto privato tra Porciani e Tronca? Durante la commissione controllo e garanzia, infine, anche sulla scorta di alcune perplessità e mal di pancia manifestati da alcuni professionisti che da anni si occupano di questi temi, negativamente colpiti dal fatto di non essere stati nemmeno presi in considerazione per essere comparati al profilo di Tronca in merito a questa consulenza, abbiamo formulato una serie di domande volte a chiarire alcuni aspetti di carattere tecnico-procedurale. Approfondiremo le risposte ricevute nei prossimi giorni e renderemo note le nostre conclusioni e le eventuali iniziative del caso nel più breve tempo possibile”.