Parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria, si riaccende il dibattito. Pardini tira dritto: “Se fattibile sarà realizzato”

Si riapre la polemica in consiglio comunale prima dell’approvazione del bilancio consolidato. Raspini (Pd): “La città non può fare un sacrificio per per soli 200 posti auto in più”. Scontro anche sulle mozioni sulla sanità
Società partecipate, parcheggio interrato fuori da porta Santa Maria e sanità: sono questi i tre importanti temi affrontati questa sera (25 settembre) in consiglio comunale a Lucca. Una seduta accesa e infuocata, in cui non sono mancati aspri botta e risposta tra maggioranza e opposizione, che si era aperta con un minuto di silenzio in ricordo dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
“Le società municipalizzate del comune di Lucca godono di ottima salute”. A ribadirlo è stato l’assessore Moreno Bruni durante il Consiglio di questa sera in cui è stato approvato il bilancio consolidato 2022, analizzato in commissione consiliare nei giorni scorsi.
“Il risultato del bilancio consolidato 2022 è positivo e pari a oltre 14 milioni e 297mila euro, essendo in sostanza più che raddoppiato rispetto a quello del 2021, che era di circa 6miloni e 697mila euro – i numeri illustrati dall’assessore Bruni -. Questo significa due cose: da una parte il risultato ci parla infatti di un gruppo di aziende legate al Comune che godono di buona, in certi casi di ottima salute, e dall’altra questi dati ci indicano che l’onda lunga legata al Covid-19 finalmente appare rientrata. Scendendo nel dettaglio, il Comune chiude il rendiconto con oltre 12milioni e 115mila euro, in forte aumento rispetto al 2021. Tutte le società ad esso collegate chiudono in utile, alcune di esse con un utile superiore rispetto al 2021. Non si registrano particolari modifiche all’interno delle singole società, fatta eccezione per l’acquisizione di quote di Sistema Ambiente dal comune di Borgo a Mozzano, che hanno permesso al comune di Lucca di passare dal 62,37% al 63,36% di proprietà della società. Le nostre società partecipate – in salute e gestite bene – sono un patrimonio importante per tutti cittadini lucchesi”.
Nuovo parcheggio interrato di piazza Santa Maria e futuro della società Metro: la consigliera Pd Chiara Martini, tramite un intervento, ha chiesto lumi all’amministrazione. A far chiarezza è stato l’assessore Bruni: “Quanto andrà ad incidere l’investimento per il nuovo parcheggio interrato fuori da porta Santa Maria su Metro? È ancora prematuro dirlo. C’è da vedere il project. È un’opera importante per la città, ma se venisse fuori da un calcolo che – per esempio – non c’è beneficio in termini di parcheggi è chiaro che faremo una riflessione e valuteremo se proseguire o interrompere il percorso. Ci proviamo, vediamo se l’intervento sarà fattibile”.
Il capogruppo del Pd Francesco Raspini è passato all’attacco: “Se il parcheggio interrato dovesse costare circa 10 milioni di euro – e noi ci auguriamo che non venga mai fatto – Metro dovrà fare mutuo e la spesa corrente del Comune andrà in sofferenza. Non possiamo fare questo sacrificio per soli 200 posti auto in più. Rischia di aprirsi un ‘buco’ pericoloso per la città. Caso Tronca? Stiamo verificando se ci sono le condizioni per fare dei passi formali per chieder di valutare la legittimità di quell’affidamento. Parlateci delle cose significative, di come gestite il potere in questa città. Abbiate il coraggio di dire le cose e non di farle di nascosto”.
La replica del sindaco Mario Pardini: “Un’opera, per ora non vi dico quale, in un articolo veniva definita ‘surreale, da megalomani e faraonica’. Questo lo diceva l’Unità nel 1964 a proposito dell’autostrada A1. Questa è la solita mentalità e casualmente non è un giornale a caso ad averla pronunciata. Non solo: l’1 febbraio del 2020 l’allora assessore Gabriele Bove dichiarò che ‘il Comune ha chiesto alla Metro di studiare un’ipotesi di parcheggio sotterraneo sotto la rotatoria sotto Porta Santa Maria’. Anche l’amministrazione precedente, quindi, stava pensando ad un nuovo parcheggio. Una cosa è chiara: se le cose non si provano nemmeno a metterle in piedi sicuramente non si fanno. È normale che noi ragioniamo di fare uno studio di fattibilità per vedere se ci sia una sostenibilità che sia prima di tutto economica. L’investimento di Metro si autofinanzia e non cambierà una virgola rispetto ad oggi, il tutto naturalmente se lo studio di fattibilità ce lo testimonia. Tronca? Lo ripeto, sono onorato che l’ex prefetto abbia accettato. Abbiamo persone validissime all’interno della struttura ma, visto l’importanza delle partite in gioco (da Geal fino a Gesam Reti), è normale andare a prendere le migliore esperienze e consulenze. Per noi le partecipate sono un valore da tutelare. Basta la narrazione del bilancio dissestato: non viene mai ricordato che la vendita di due partecipate, Salt e Gesam Reti, ha prodotto 35 milioni di euro e ci ricordiamo opere tangibili? Dove sono finiti questi 35 milioni di euro se non nella spesa corrente? Su Metro siamo assolutamente tranquilli: lo ripeto, non faremo passi più lunghi della gamba. Non vogliamo fare un intervento faraonico, questa è un’opera utile alla città e se fattibile sarà portata avanti. Lo studio di fattibilità serve proprio a questo, a vedere se l’opera sarà oggettivamente fattibile. Questa amministrazione non gestisce il potere, noi amministriamo nell’interesse della città. La gestione del potere non ci appartiene”.
La risposta del consigliere Raspini (Pd) non è tardata ad arrivare: “Pardini nonostante sia sindaco dice delle cose incredibili che possono anche essere riascoltate a verbale. Il sindaco prima di fare di dichiarazioni sui 35 milioni si deve ricordare, per esempio, che oggi l’Oltreserchio, dopo 50 anni, può essere collegato alle fognature perché gli interventi sono stati pagati con milioni e milioni di euro del comune di Lucca provenienti da quelle alienazioni (riferendosi a Sal e Gesam ndr). Al sindaco suggerisco di rileggere qualche delibera in più e studiare qualche comunicato in meno e vedrà che certe affermazioni false e scorrete che ha fatto stasera la prossima volta se le risparmia. Lei è il sindaco di Lucca, deve conoscere le delibere del Comune che amministra”.
Dopo una lunga e animata discussione la pratica relativa al bilancio consolidato è stata approvata con 19 voti favorevoli e 10 astenuti.
Le mozioni sulla sanità
Approvata la mozione presentata dai consiglieri della Lega Massimo Fagnani, Antonino Azzarà e Armando Pasquinelli (assente in consiglio comunale per un sinistro stradale ndr) relativa alle linee di i n dirizzo della sanità toscana. “In tutti i pronto soccorso della Toscana sono state riscontrare diverse criticità come: carenza di personale, tempi di attesa lunghi e scarsa sicurezza per gli operatori. Noi diciamo no allo smantellamento del sistema sanitario nazionale e stop alla progressiva e inarrestabile privatizzazione della sanità. La Lega vuole una sanità pubblica efficiente e valida per tutti i cittadini ovunque risiedano”. La mozione, nel dettaglio, impegna il sindaco a farsi parte attiva per: eliminare il numero chiuso per la facoltà di medicina, dare maggior peso sanitario al territorio, sostenere il terzo settore e attivare Pass (Percorsi assistenziali per soggetti con bisogni speciali) anche al San Luca.
Critico il consigliere Pd Vincenzo Alfarano: “La mozione riporta sicuramente criticità reali, ma fa un ragionamento limitato. Nessun sistema regionale può dirsi perfetto, ma l’80% del bilancio della Regione Toscana va sulla sanità. Il Pd e i suoi Governi non sono la panacea di tutti i mali (rispondendo alle accuse della Lega ndr)”. Sulla stessa linea il consigliere Daniele Bianucci (Sinistra Con): “C’è una certa dose di strumentalità in questa mozione. Da parte nostra c’è voglia propositiva di affrontare e condividere i temi con la maggioranza, ma lavoriamo seriamente per cercare di risolvere i problemi dei cittadini”. Il capogruppo Pd Francesco Raspini ha lanciato un appello alla maggioranza al fine di lavorare e arrivare ad un documento condiviso sull’importante tema della sanità: “Qualsiasi sistema sanitario regionale per funzionare ha bisogno di risorse. In questa mozione ci sono delle premesse che non ci permettono di votare favorevoli”. Ma il consigliere Fagnani (Lega) non ci sta: “Non c’è nessuna strumentalizzazione politica nella nostra mozione, a differenza di quella presentata dall’opposizione”.
L’appello dell’opposizione non viene accolto: la mozione della maggioranza va alla votazione senza modifiche e viene approvata. Bocciata, invece, quella presentata dal centrosinistra.