Mozione sulla sanità respinta, Raspini: “Una bocciatura ideologica”

28 settembre 2023 | 08:52
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Mozione sulla sanità respinta, Raspini: “Una bocciatura ideologica”

La proposta dei gruppi di centrosinistra ha incontrato il no del centrodestra

La campagna del Pd toscano per una sanità pubblica più forte e finanziata adeguatamente entra nei consigli comunali. Una mozione sul tema viene presentata in queste settimane da ogni gruppo consiliare del Pd nel proprio comune: a Lucca la mozione è stata presentata oltre che dal Partito Democratico anche dagli altri gruppi di opposizione, Lucca Futura, Sinistra con Lucca- Sinistra Civica Ecologista, Lucca è un grande noi, Lucca Civica-Volt-Lucca è popolare, Gruppo misto.

Il testo della mozione, come quello della petizione, riprende i punti della proposta di legge al Parlamento nazionale presentata dal Partito Democratico in Regione Toscana e che sarà discussa anche in altri consigli regionali italiani. Tre le richieste principali al Governo: aumentare le risorse del Fondo sanitario nazionale per portarlo almeno al 7,5% del Pil; rimuovere il tetto di spesa per il personale sanitario per procedere a un piano straordinario di assunzioni; assicurare la realizzazione di Case e Ospedali di Comunità, presidi di sanità territoriale previsti dal Pnrr e recentemente accantonati dall’esecutivo nazionale.
La mozione del Pd, sottoscritta da tutto il centrosinistra, è stata discussa lunedì in consiglio comunale a Lucca, dove il centrodestra ha respinto il testo.

“Una bocciatura solo ideologica – commenta il capogruppo Pd in consiglio comunale, Francesco Raspini – da parte delle stesse persone che quando erano all’opposizione polemizzavano ogni giorno sui tagli alla sanità. Oggi, improvvisamente, l’argomento non è più un tema per la destra al governo della città, adducendo come spiegazione il fatto che la questione sanitaria non debba riguardare il consiglio comunale”.

“Sono due i fronti su cui il Governo nazionale sta intervenendo per indebolire nei fatti il sistema sanitario nazionale: da una parte – spiega Marco Niccolai, responsabile sanità del Pd toscano – la riduzione del fondo sanitario, dall’altra il taglio delle strutture di sanità territoriale previste dal Pnrr. Solo con un finanziamento di almeno il 7,5% del Pil si può garantire un adeguato livello di accesso alle prestazioni e di erogazione dei servizi per tutti. Le scelte del Governo Meloni vanno invece in senso opposto e avranno un impatto fortissimo sulla tenuta del nostro sistema sanitario che, dopo gli anni della pandemia, avrebbe bisogno di ulteriori investimenti e non di tagli”.