Bufera sull’ex consigliere Tosi, il centrosinistra: “Si è dimesso per gestire il bar dello stadio”

6 ottobre 2023 | 16:38
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Bufera sull’ex consigliere Tosi, il centrosinistra: “Si è dimesso per gestire il bar dello stadio”

I gruppi di minoranza vanno all’attacco: “Una situazione di una inopportunità evidente”

E’ bufera sull’ex consigliere comunale Giacomo Tosi. Il motivo sono le circostanze delle sue dimissioni dall’incarico a Palazzo Santini, cui era arrivato candidandosi nella lista Centrodestra per Barsanti, confluendo poi, una volta eletto, in Difendere Lucca. L’addio “a malincuore” di Tosi, così l’aveva definito lui stesso adducendo motivazioni personali, è avvenuto contestualmente all’affidamento in gestione del bar all’interno dello stadio Porta Elisa. Tosi stesso, incalzato all’indomani dell’annuncio dato sui social delle sue dimissioni, aveva fermamente negato che la sua decisione fosse legata alla gestione del bar ma ora finisce comunque oggetto degli strali del centrosinistra.

A cominciare dai consiglieri dei gruppi del centrosinistra Pd, Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista, Lucca è un grande noi, Lucca civica-Volt-Lucca popolare, gruppo misto che definiscono l’episodio di “un’inopportunità evidente”. “In un momento in cui le famiglie lucchesi, come in tutto il Paese, affrontano enormi difficoltà economiche e sociali – afferma Alfarano -, spicca la vicenda dell’ex consigliere di Casapound Tosi, che si è dimesso proprio una volta ottenuta la gestione del bar all’interno dello stadio Porta Elisa (di proprietà comunale). Tale circostanza, di un’inopportunità evidente, è stata formalizzata, a seguito di rumors, in Consiglio, e cioè nella sede istituzionale preposta, solo al momento del voto della surroga a seguito delle sue dimissioni, da parte di un imbarazzato capogruppo Del Barga, e solo davanti agli interrogativi che sono stati posti dalla minoranza”.

“La decisione di Giacomo Tosi di assumere la gestione del bar dello Stadio Porta Elisa, di proprietà comunale, è assolutamente inopportuna – proseguono i consiglieri del centrosinistra – e questa mancanza di opportunità non viene certo meno perché, un minuto dopo l’assegnazione, Tosi si è dimesso dal suo ruolo di consigliere comunale. Se pur tutto fosse da considerarsi legittimo, quale segnale giunge alla cittadinanza dalla vicenda di un consigliere comunale, investito dai cittadini, che partecipa ad una trattativa per la gestione di un immobile di proprietà comunale? E ancora: la categoria dell’inopportunità politica prosegue, e arriva a toccare vette notevoli, proprio col tempismo utilizzato dall’ex consigliere Tosi per lasciare Palazzo Santini ottenuta la concessione del bar presente nel principale impianto sportivo del Comune. E qui la rilevanza è doppia: sia perché Giacomo Tosi era un consigliere comunale; sia perché Fabio Barsanti è assessore proprio allo sport, e quindi direttamente responsabile anche dei rapporti con tutte le società sportive del territorio. Ci piace segnalare poi come a sostituire il dimissionario Tosi non sia andato il primo dei non eletti (che sui social avrebbe fatto neppure troppo velatamente intendere di essere poco gradito a chi gestisce il gruppo, perché eccessivamente indipendente) ma un secondo ripescato, evidentemente più accomodante rispetto alle dinamiche interne al gruppo consiliare di Difendere Lucca ed alla maggioranza consiliare”.

Già ieri in un post su Facebook era intervenuto sul caso il gruppo di Lucca è un grande noi: “Riteniamo grave – si legge in una nota – che la destra che amministra Lucca non provi imbarazzo e vergogna difronte al fatto che un suo consigliere comunale si dimetta per motivi personali ammettendo poi ai giornali, dopo le voci circolate, di aver privatamente trattato e ottenuto la gestione del bar dello Stadio Porta Elisa, bene pubblico in concessione alla Lucchese 1905. Le dimissioni avvenute solo dopo il buon esito di una trattativa lasciano l’amaro in bocca: se non fosse andata a buon fine l’ex consigliere oggi siederebbe ancora in consiglio comunale? La città sarebbe mai venuta a conoscenza che c’è chi, ricoprendo un ruolo pubblico, avvia trattative private per gestire un bene pubblico? Non ci stupisce che l’assessore allo sport, storico esponente di CasaPound, non abbia nulla da dire sul suo ormai ex consigliere come non ci stupisce il balbettio del capogruppo Del Barga ‘trattativa tra privati, non c’è gran che da aggiungere’. Anche in questa occasione il sindaco e la sua giunta non trovano parole e il silenzio rimane l’unica via di uscita difronte all’imbarazzo di scelte inopportune e taciute che poi vengono a galla tra l’imbarazzo generale. Riteniamo l’impegno nelle istituzioni cittadine cosa seria che non può essere macchiata da comportamenti inopportuni e discutibili. Il sindaco ha il dovere di vigilare con scrupolo ed estrema attenzione sulla sua maggioranza e i partiti che lo sostengono difendendo la città e il bene comune anche solo dall’ombra di intrecci e rapporti poco chiari, dall’uso spavaldo e improprio delle istituzioni e dalla mala gestione del potere. Tocca a tutte e tutti dimostrare con i fatti che è possibile una Politica sana a cui la cittadinanza può contribuire con orgoglio e fare affidamento con serenità”.