Dianda e Cangelosi (Pd): “Casa, a Lucca costi troppo alti: per i giovani è un miraggio”

I due esponenti della segreteria comunale lanciano l’allarme: “Serve un piano”
“Il diritto alla casa anche a Lucca è sempre più a rischio”. Ad affermarlo è Mario Dianda, nuovo componente della segreteria del Pd di Lucca, con delega al sociale e all’abitare.
“A Lucca – sostiene Dianda – assistiamo ad un aumento allarmante dei costi delle case, sia per la proprietà, acquisirla nella nostra città richiede, secondo l’Istat, 51,3 anni di stipendio medio, il terzo dato più alto d’Italia, che per l’affitto, con un costo in aumento del 7,42% su base annua; dobbiamo evitare che un turismo mordi e fuggi porti ricchezza solo per pochi mentre assistiamo ad una trasformazione del centro da un equilibrato luogo di vita, turismo e lavoro, ad un mix di b&b, ristoranti e negozi per souvenir”.
Al quadro contribuisce Riccardo Cangelosi, nuovo componente della segreteria lucchese, con delega alle politiche giovanili: “Gli under30 sono la prima generazione più povera dei propri genitori, con lavori sempre più precari e stipendi tutt’altro che sufficienti. I giovani che non hanno avuto la fortuna di nascere in famiglie benestanti finiscono per non potersi permettere nessuna indipendenza abitativa, e quindi, purtroppo, nessuna crescita personale, complicando non poco la costruzione di nuove realtà familiari. Se non si agisce subito, uscire da casa a Lucca diventerà sempre più sinonimo di andare via da Lucca, mentre chi vi si vorrà trasferire non troverà facilmente accoglienza”.
Dianda conclude rilanciando la necessità di “un vero e proprio piano casa, che il Partito Democratico sta mettendo a punto, riportando il tema dell’abitare al centro dell’agenda politica per la prima volta da decenni. L’obiettivo è favorire un nuovo protagonismo pubblico in materia, per non lasciare indietro nessuno limitando storture ed iniquità presenti nel mercato. Nell’ambito del tavolo tematico del Pd di Lucca, aperto anche ai non iscritti, elaboreremo proposte attuabili livello comunale, per abitare una città davvero a misura di tutti, seguendo l’esempio di altri modelli di successo in Italia e in Europa”