Lucca esce dalla rete Ready, Bianucci e Vietina: “Una scelta ideologica che fa perdere risorse”

I consiglieri di opposizione: “Erano fondi che servivano per la lotta alle discriminazioni. E’ così che Pardini è il sindaco di tutti?”
L’amministrazione Pardini non aderisce e non aderirà alla rete Ready contro la discriminazione sessuale: i consiglierei Daniele Bianucci (Sinistra Con) e Ilaria Vietina (Lucca è un grande noi) commentano la risposta dell’assessora Simona Testaferrata all’interrogazione sul tema.
“Rispondendo a una nostra interrogazione, l’assessora Simona Testafferrata ha annunciato in Consiglio comunale che il Comune di Lucca esce dalla rete Ready: per una scelta ideologica, la città perde così i finanziamenti annuali messi a disposizione dalla Regione Toscana per le iniziative contro le discriminazioni – dicono -. Una scelta che pagheranno le cittadine e i cittadini lucchesi: perché non sono certo venute meno le ragioni di un impegno per i diritti di tutte e tutti, ed è inspiegabile che l’amministrazione comunale lucchese rinunci alle risorse che tutti gli anni potrebbero arrivare per costruire iniziative a favore di chi oggi è in difficoltà”.
“Già lo scorso 31 maggio, l’amministrazione comunale lucchese si era rifiutata di firmare l’accordo annuale per l’utilizzo delle risorse destinate alla città nell’ambito dei finanziamenti della Regione previsti dalla rete Ready per iniziative inerenti la lotta alle discriminazioni per identità di genere e orientamento sessuale – ricordano Daniele Bianucci e Ilaria Vientina – Per questo, con un apposito atto consiliare, avevamo voluto interrogare il sindaco circa le ragioni che hanno portato alla mancata firma dell’accordo annuale e alla conseguente perdita del finanziamento regionale. Durante l’ultimo Consiglio comunale abbiamo avuto la conferma della nostra preoccupazione: l’amministrazione di destra, con una scelta chiaramente ideologica, decide di far perdere alla città le risorse che non costano nulla alle casse comunali, e che possono invece contribuire ad azioni mirate contro le discriminazioni”.
“Questa a nostro avviso è una grossa sconfitta per tutte le cittadine e tutti i cittadini, e un tradimento da parte di Pardini, che aveva promesso di voler essere il sindaco di tutti – proseguono i consiglieri -. Nella campagna elettorale di un anno fa, in una sua intervista pubblica, lo stesso Pardini usò parole tutt’altro che negative per l’iniziativa portata avanti dal Comune circa il monitoraggio (effettuato dall’Università di Pisa) della qualità della vita delle persone lgbt a Lucca: azione che fu finanziata proprio con lo stanziamento regionale della rete Ready. Un anno dopo, diventato nel frattempo primo cittadino, Pardini invece si sfila su questo impegno. Certo, la nuova amministrazione avrebbe potuto liberamente decidere di impegnare le risorse in arrivo in attività diverse, rispetto a quelle passate: ciò che dispiace è che, per una decisione ideologica, faccia perdere a Lucca i finanziamenti stessi, rinunciando di fatto a ogni azione. Non è così, noi crediamo, che nei fatti (e non solo a parole) si è il sindaco di tutti”.