Nominata la nuova garante dei detenuti, il centrosinistra: “Votazione indecorosa fra schede riconoscibili e segnali trasversali”

Polemiche dopo l’elezione di Giulia Gambardella: “Un’occasione persa per i cittadini lucchesi”
“Ordini di partito che hanno mortificato l’oggettiva valutazione dei curricula presentati, franchi tiratori, votazioni a vuoto, la scelta alla fine per lo stratagemma delle “schede riconoscibili” per superare l’ompasse, la rappresentante politica di Lista civile Lodovica Giorgi a presidiare la sala consiliare in occasione della votazione in cui era in ballo pure una ex candidata al consiglio comunale per la sua lista, il segreto dell’urna utilizzata dai gruppi consiliari della destra non per scegliere il miglior candidato ma semmai per avvertimenti interni (come il voto andato disperso alla consigliera Mara Nicodemo, proprio nel giorno è stato reso noto che l’amministratrice, in qualità di avvocato, ha assistito Claudio Polonia, presidente della società Real Accademy, attualmente in contenzioso con l’assessore allo sport di Casapound Barsanti e col Comune di Lucca): il caos registrato per l’elezione del nuovo garante per i diritti dei detenuti e delle loro famiglie, oltre ad essere stato istituzionalmente poco edificante, ha rappresentato senza dubbio una grande occasione persa, alla luce che questo ruolo può e deve svolgere per tante persone che, nella nostra città, sono in difficoltà“. Sono i consiglieri comunali delle liste del centrosinistra (Pd, Lucca Futura, Sinistra con Lucca-Sinistra civica ecologista, Lucca è un grande noi, Lucca civica-VOLT-Lucca è popolare e gruppo misto) ad intervenire su quanto accaduto nell’assise di Palazzo Santini in occasione dell’elezione del nuovo garante.
“Facciamo gli auguri di buon lavoro a Giulia Gambardella, eletta nuova garante per i diritti dei detenuti e delle loro famiglie, e assicuriamo la nostra piena collaborazione, nell’esclusivo interesse dei cittadini – sottolineano i consiglieri – Crediamo però sia importante che i lucchesi sappiano cosa è accaduto, contestualmente alle relative votazioni consiliari. Da parte nostra, abbiamo espresso pubblicamente la nostra preferenza per il secondo candidato, alla luce della valutazione dei due curricula e dei colloqui sostenuti nelle commissioni preparatorie, che oggettivamente erano profondamente sbilanciati in favore dell’opzione risultata sconfitta. Si risponderà che questa è la democrazia, ed ognuno può avere un’opinione diversa, e che la maggioranza ha legittimamente eletto chi riteneva migliore. Tutto vero. Ci sono dei però, che è opportuno sottolineare: a partire dall’imbarazzo dei consiglieri di destra, che di fronte all’enorme discrepanza dei due curricula, in sede di discussione consiliare hanno omesso addirittura di esprimere pubblicamente la propria scelta, quasi se ne vergognassero. Per arrivare poi al fatto che Giulia Gambardella era candidata alle ultime elezioni comunali in una lista che al ballottaggio è risultata decisiva per la vittoria di Pardini, e che la referente politica della sua lista, Lodovica Giorgi, si è presentata (con un gusto discutibile) alla prima votazione nella sala consiliare, a presidiare l’elezione. E la stessa Giorgi il giorno dopo ha aperto un’inqualificabile gazzarra suoi social a difesa della candidata del suo partito arrivando addirittura ad affermare che la discussione consiliare sul tema era stato tempo perso, dimostrando una volta di più il livello della sua cultura politica e del suo rispetto per le istituzioni. Per finire col caos delle votazioni: andate a vuoto per i franchi tiratori della maggioranza; con gli inquietanti avvertimenti interni (i voti dispersi andati ai consiglieri Mara Nicodemo e Marco Santi Guerrieri, non candidati per la carica; per quest’ultimo sono noti i mal di pancia anche a destra per come gestisce la commissione lavori pubblici ed ambiente), che sono cessati solo quando il sindaco ha chiesto ai suoi di votare con schede riconoscibili: e così abbiamo sentito leggere i voti con “Gambardella Giulia”, “G. Gambardella”, “Giulia Gambardella”, “avv. Gambardella” e così via, in modo che fosse chiaro di chi fossero le schede eventualmente mancanti. Ecco, tutto questo è stato decoroso, a fronte della scelta di una carica così importante? A nostro avviso no: ed è per questo che parliamo di un’occasione persa per i cittadini lucchesi“.