Suolo pubblico, il Comune pronto a inasprire le sanzioni: “Le multe previste non erano un deterrente”

11 ottobre 2023 | 00:44
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Incremento del 1900 per cento: 1000 euro per l’occupazione abusiva di suolo pubblico o il superamento dei limiti. L’approvazione dell’atto rinviato per alcuni errori formali

Suolo pubblico, le sanzioni per le violazioni salgono del 1900%. Ma la pratica, a causa di alcuni errori da rettificare evidenziati dall’opposizione, viene ritirata. Dovrà ripassare al vaglio della commissione lavori pubblici e del Consiglio.

Così ha deciso il consiglio comunale di Lucca nella seduta di questa sera (10 ottobre). La pratica era stata illustrata dall’assessora Paola Granucci, che ha spiegato le modifiche al regolamento per il canone unico patrimoniale che dovrebbe entrare in vigore dall’1 gennaio 2024.

“Sono numerosi – ha spiegato l’assessora Granucci – in centro storico gli episodi di occupazione irregolare di suolo pubblico. Una situazione che, come anticipato alle associazioni di categoria nel confronto dello scorso 18 luglio, ha portato ad alcune modifiche del canone unico patrimoniale, con la rimodulazione verso l’alto delle sanzioni”.

Una rimodulazione non di poco conto: “La sanzione prevista per le violazioni era fissata in 50 euro per ogni violazione e non rappresentata un valido deterrente che limitasse il ripetersi di comportamenti illeciti. L’aumento delle sanzioni è quindi volto a sensibilizzare i titolari per il rispetto del principio di leale concorrenza. Non si intende, come abbiamo spiegato alle categorie, far cassa né compiere azioni punitive ma vogliamo responsabilitzzare i titolari nell’esercizio dello spazio pubblico”.

Per rimodulare le sanzioni del suolo pubblico si è utilizzata una legge regionale del 2020 che permette ai Comuni di graduare le sanzioni. Queste le nuove tariffe: 1000 euro (da 50 euro) con recidiva di 2000 euro per superamento dei limiti del suolo pubblico. Stesse multe per l’occupazione senza titolo. Per arredi non ammessi multa di 500 euro e recidiva sempre a 500, euro così come per la mancata sistemazione di arredi alla chiusura. Per altre violazioni 100 euro per sanzione e recidiva.

Chi occupa suolo pubblico senza titolo per chiedere una nuova autorizzazione dovrà sgomberare l’area e dovranno passare almeno 30 giorni dall’arrivo del verbale per richiedere una nuova concessione.

Condizione di procedibilità e parte dell’impegno è l’invio agli uffici del Comune della foto dell’allestimento del suolo pubblico. Si potranno, ovviamente, installare solo arredi conformi. I costi per l’inserimento delle borchie di delimitazione degli spazio saranno a totale carico del concessionario. Le altre modifiche sono a carattere di chiarimento.

Dubbi sulle decisioni della consigliera di opposizione Chiara Martini: “Mi sarei aspettato qualcosa di più sull’occupazione senza titolo di suolo pubblico – dice – che è una violazione che ritengo ben più grave della semplice occupazione abusiva di suolo pubblico. Non capisco poi come mai negli altri casi la recidiva rimanga invariata rispetto alla prima violazione. Avrei inasprito anche il tema della procedibilità della procedura di concessione con l’invio della foto dell’allestimento, visto che al momento si tratta solo di un impegno e non di una condizione dirimente”. “Avrei – aggiunge l’ex assessora alle attività produttive – fatto tesoro dello studio fatto con Imt che poteva darci anche qualche indicazione e suggerimento, se ben analizzato, come fatto nel caso della moratoria suigli esercizi di somministrazione”. “Chiedo infine – dice Martini – che si dia gran voce alle modifiche introdotte, e non solo attraverso le associazioni di categoria”.

Annuncia il voto contrario e chiede il ritiro della pratica il consigliere Pd, Vincenzo Alfarano, che evidenzia alcuni errori formali della delibera, fra i quali l’indicazione dell’entrata in vigore del testo retroattiva all’1 gennaio del 2023 o l’indicazione all’interno del parere dei revisore dei conti del passaggio in commissione della pratica con voto favorevole, con data antecendente al passaggio della stessa nell’organo consiliare (che si è tenuto questa mattina).

Elvio Cecchini di Lista Civile, presidente della commissione lavori pubblici, annuncia il passaggio con voto favorevole in commissione a maggioranza della pratica e difende l’introduzione della modifica che richiede come condizione di procedibilità l’invio agli uffici comunali della foto dell’allestimento del suolo pubblico, prima che il dibattito torni ad infiammarsi con il botta e risposta fra l’assessora Granucci e la consigliera Martini sul significato e l’applicabilità dello studio di Imt al caso in oggetto.

Lungo il dibattito, con successive sospensioni, anche con l’intervento del segretario comunale, sull’opportunità di rettifica della delibera (impossibile invece intervenire sul parere dei revisori dei conti). Alla fine il consigliere di Fratelli d’Italia Pierotti ha chiesto il ritiro della pratica, ottenendo l’assenso della responsabile di giunta.

Come ultimo atto è stato dato l’ok all’unanimità al progetto definitivo del miglioramento sismico, messa in sicurezza e adeguamento della normativa antincendio di un immobile da destinare a laboratori didattici all’istituto Busdraghi di Mutigliano. Votata la contestuale variante di adeguamento del piano operativo adottato, ai sensi dell’articolo 1 della legge regionale 12/2022 con presa d’atto della determinazione conclusiva della conferenza dei servizi indetta dalla Provincia di Lucca ed efficacia della variante. L’atto, illustrato dall’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani fa seguito ad uno analogo già approvato per la realizzazione della nuova palestra.