Stagi: “Sorprende l’attacco dei valdesi. L’evento a San Pietro a Vico? Non è nulla di politico”

13 ottobre 2023 | 10:34
Share0
Stagi: “Sorprende l’attacco dei valdesi. L’evento a San Pietro a Vico? Non è nulla di politico”

Il promotore dell’applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum prende posizione

L’intervento della chiesa valdese di Lucca sull’iniziativa che si svolgerà domenica (15 ottobre) alla chiesa di San Pietro a Vico, suscita la reazione di Stefano Stagi, cattolico, nel 2012 promotore dell’applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum a Lucca.

“Si resta stupiti – si legge nell’intervento di Stagi – dal grande disappunto con cui la chiesa valdese ha reagito all’evento previsto per il 15 ottobre prossimo a San Pietro a Vico. Non vi nulla è da aggiungere sul piano politico in relazione alla presenza del sindaco di Lucca e delle conseguenti reazioni critiche delle forze che gli sono avversarie: rientra nella normale dialettica tra partiti. Per un giudizio definitivo vi saranno le elezioni. La democrazia dove c’è va così. Chi scrive non fa politica e si guarda bene dall’aggiungersi alle varie dispute. Ma lascia alquanto perplessi la reazione secondo cui: ‘Desideriamo – cita Stagi – in particolare reagire alla seguente affermazione, contenuta nelle segnalazioni dell’evento sui social: ‘non si tratta di un rito particolare, ma di una semplice preghiera che tuttavia deve avere il carattere di un atto pubblico’. Affermiamo che in ogni luogo in cui la ‘separazione tra ordine religioso e ordine temporale non viene rispettata a rischio vi è niente di meno che la libertà religiosa e la sovranità e laicità dello Stato Italiano, ovvero la libertà di tutti i cittadini, religiosi o non religiosi’. Così si legge sui media – prosegue Stagi -. Giova ricordare che Papa Francesco aveva deciso di consacrare la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria e lo aveva fatto venerdì 25 marzo 2022 durante la Celebrazione della Penitenza che presiedeva nella Basilica di San Pietro. Lo stesso atto, sempre nel giorno in cui la Chiesa festeggia la Solennità dell’Annunciazione del Signore, fu compiuto a Fatima dal cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di sua santità, come inviato del Santo Padre”.

“Dopo le apparizioni di Fatima ci sono stati vari atti di consacrazione, con Pio XII nel 1942 e nel 1952, con Paolo VI nel 1964, con Giovanni Paolo II nel 1981 e nel 1984. Nel giugno del 2000 la Santa Sede ha rivelato la terza parte del segreto di Fatima e l’allora arcivescovo Tarcisio Bertone, segretario della Congregazione per la Dottrina della fede, sottolineò che suor Lucia, in una lettera del 1989, aveva confermato personalmente che l’atto del 1984 corrispondeva a quanto voleva la Madonna.  Come cattolici, si può esser certi che innumerevoli grazie celesti deriveranno da questo atto e nessuno può negare che in tempi di guerre, basta pensare all’Ucraina e a quanto accade in Terra Santa, ovvero Israele e Palestina, vi è sempre bisogno di opere di bene. Sin qui è la valenza religiosa dell’atto di consacrazione al Cuore immacolato di Maria. Come cittadino laico (Alcide De Gasperi ironizzava sempre sulla differenza tra chi esprimeva opinioni laiche e non, dicendo che lui i voti religiosi non li aveva presi, intendendo gli ordini sacerdotali: sia chiaro a scanso di equivoci), non si può che plaudire a una iniziativa di questo senso da parte del parroco e all’adesione del nostro sindaco. Né ci sarebbe da ridire se il Sindaco prendesse parte a iniziative analoghe, organizzate dai valdesi, indù o dagli islamici. A questo proposito, era un caso che il capo dei palestinesi Yasser Arafat – benché musulmano – prendesse parte alle attività cristiane in Palestina, come riconoscimento del rilievo delle stesse per la Pace e per la Storia e l’identità del popolo palestinese stesso? Forse che i leader delle altre religioni palestinesi avevano da ridire per questo? Semplicemente dava prova di essere un leader accorto e sensibile e Dio sa – è proprio il caso di dire – se ve n’è bisogno di questi tempi”.