Caso Tronca, Raspini (Pd) chiede la revoca dell’incarico: “Potrebbe configurarsi un vero danno”

Il capogruppo del Pd scrive Porciani: “Va riesaminato l’atto. In caso di mancata risposta valuterò se sottoporre la questione alla Corte dei Conti”
Nomina dell’ex prefetto Francesco Paolo Tronca a super consulente di Lucca Holding, non si placano le polemiche. Dopo la commissione ad hoc dello scorso settembre, il capogruppo Pd e presidente della commissione di controllo e garanzia Francesco Raspini torna alla carica chiedendo la revoca dell’incarico in autotutela.
Il capogruppo del Partito Democratico ha scritto una lettera all’amministratore di Lucca Holding Marco Porciani: “Di seguito alla riunione della commissione controllo e garanzia del 21 settembre, convocata per svolgere alcuni approfondimenti in ordine alla determinazione numero 22 del 27 giugno 2023 sono a comunicarle – con il massimo spirito collaborativo – gli esiti di una riflessione condotta nelle ultime settimane sulla base degli atti in mio possesso e delle risposte alle domande formulate durante la riunione della commissione stessa. La mia conclusione è che la prestazione oggetto del rapporto si configuri come un incarico di consulenza e non come un appalto di servizi per cui – ad evitare di dar luogo ad una spesa illegittima – si sarebbero dovute rispettare integralmente le procedure di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 165/2001 che prevedono obbligatoriamente forme di pubblicità e comparazione, nel caso, del tutto omesse”.
“Per tali ragioni – prosegue Raspini -, nella mia funzione di presidente della commissione di controllo e garanzia, le scrivo per invitarla a riesaminare l’atto adottato, al fine di valutare l’esercizio della autotutela per rimuovere la determinazione 22/2023 che, per quanto detto, potrebbe configurare un vero e proprio danno. Un danno non solo di carattere economico, ma anche di perduta opportunità di poter (quanto meno) valutare altri specialisti in materia di servizi pubblici locali, in vista delle importanti partite che riguardano tutta la comunità lucchese. Nel rimanere a disposizione per tutti i chiarimenti del caso, mi corre l’obbligo di informarla che, nel caso questo invito non dovesse avere riscontro entro la fine del corrente mese, mi troverò costretto a valutare l’opportunità di sottoporre la questione alla competente sezione di controllo della Corte dei Conti“.