Caso Pertini, Marcucci e Raspini: “Bene la retromarcia del sindaco, gli serva da lezione”

L’ex senatore: “Il sindaco o riesce a tenere a bada i suoi assessori e consiglieri o per lui la strada sarà inevitabilmente segnata”
Caso Pertini, posizioni diverse dal centrosinistra di Lucca dopo le dichiarazioni del sindaco Mario Pardini al quotidiano La Nazione in cui il primo cittadino ribadisce che non era in discussione la figura dell’ex presidente Pertini nella bocciatura della mozione e che l’intitolazione proseguirà il suo iter.
“Il sindaco di Lucca fa retromarcia, bene – scrive in una nota il presidente di Libdemeuropei ed ex senatore Andrea Marcucci -Da giorni, insieme alla consigliera comunale Silvia Del Greco abbiamo consigliato al primo cittadino di Lucca Mario Pardini, di intitolare, avvalendosi del suo ruolo e della sua autorità, una strada a Sandro Pertini. Ci ha messo del tempo a capirlo, ma alla fine ci è arrivato: finalmente. Il discredito creato dalla sua maggioranza in questi giorni gli serva da lezione: o riesce a tenere a bada i suoi assessori e consiglieri o per lui la strada sarà inevitabilmente segnata”.
Duro il commento del capogruppo Pd, Francesco Raspini: “Travolto dall’indignazione di tutta Italia e duramente rimbrottato perfino dall’onorevole Zucconi di Fratelli d’Italia, il sindaco fa marcia indietro e dice che, sì, intitolerà una via a Pertini. Ma anziché fare come fanno gli adulti ammettendo l’errore e scusandosi, fa come fanno i bambini e dice “non è colpa mia, sono gli altri che sono brutti e cattivi”. Ma se Mario Pardini pensa che i lucchesi siano tutti fessi si sbaglia di grosso. Tutta la stampa locale – sia online che cartacea – ha scritto ciò che tutti sanno. Ovvero che il no a Pertini è maturato per un’imposizione dei partiti estremisti che tengono il sindaco in ostaggio. Altro che questioni procedurali e bubbole varie. Il resto è solo rumore di unghie sul vetro”.
