Mammini: “Verde pubblico, era auspicabile qualcosa di più di una semplice mozione”

L’ex assessora all’urbanistica replica a Cecchini e Ferrucci: “Tanta sapienza sprecata è un vero peccato”
“Sono molto onorata che il mio modesto contributo dai ‘crescendo improvvidi’ sulla mozione del verde, presentata la scorsa settimana nell’assise di palazzo Santini dal consigliere Cecchini, si sia meritato non una, ma addirittura due repliche: una da parte dello stesso Cecchini e un’altra dall’ordinaria di diritto forestale Ferrucci. Non posso che rilevare però, per l’ennesima volta, che il contenuto sia più intriso di denigrazioni personali che di sostanza”. A dirlo è l’ex assessora all’urbanista Serena Mammini che replica a Cecchini e Ferrucci.
“Data l’atmosfera piccata della risposta a me fornita dalla professoressa – afferma Mammini -, immagino proprio che alla mozione ci abbia lavorato di persona. Se si è sentita offesa, me ne scuso. Io ci ho dovuto fare l’abitudine e le offese, si sa, talvolta possono far perdere lucidità. Ma come consigliera sono contenta nell’apprendere che professionalità così alte spendono il loro tempo per preparare documenti posti poi all’attenzione del Consiglio. Certo, la professoressa deve aver letto solo una parte del mio modesto contributo politico, dal momento che avrebbe dovuto apprezzare almeno l’auspicio, dopo un anno e mezzo di mandato, per qualcosa d’altro, di maggiore sostanza ed efficacia rispetto a una semplice mozione che rischia di rimanere nei cassetti di qualche amministratore. Dicevo ‘rischia’, ma a questo punto sono sicura che ciò non succederà visto che, come dice, dietro alla mozione del consigliere Cecchini, non ci sono ‘quattro amici al bar’, ma il fior fiore della ricerca scientifica sull’argomento che vigilerà sull’operato dell’amministrazione. Ribadisco però che sprecare tanta sapienza per una mozione, considerando anche che il gruppo ‘dei civili’ cui appartiene Cecchini, e non quello di Facebook, fa parte della maggioranza, è un vero peccato. Questo è il succo politico, che vorrei ripetere”.
“I consigli di studio e di approfondimento che la professoressa mi elargisce, e per questo la ringrazio, sono già citati – sostiene Mammini -, per quanto non con la dizione completa, nella mozione, ossia soprattutto le Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile redatte nel 2017 dal comitato sul verde pubblico istituito dalla legge 10/2013 dal Ministero dell’Ambiente. Prassi però richiederebbe che i presupposti normativi venissero articolati nella narrativa istruttoria di un atto più che nel dispositivo, così come che intere frasi citate puntualmente fossero messe tra virgolette, con a seguire o in calce il preciso riferimento giuridico o bibliografico. Inoltre, laddove nel dispositivo si invita il sindaco ad operarsi per qualcosa, non è corretto menzionare un organismo che a Lucca non è istituito, come la commissione edilizia. Inutile che il consigliere delegato architetto Cecchini scriva che lo istituirà: al momento del voto alla mozione non c’è, ma forse si è dimenticato di dirlo alla professoressa. La commissione sarà citata nelle Linee guida, ma non è presente nel Comune di Lucca“.
“Ma non siamo qui per essere così puntigliosi o, come scrive lei, ‘accecati, maldestri, improvvidi, con la ragione offuscata, con acrimonia, con agire umorale e risentimento politico’, o ‘livorosi’, come scritto da Cecchini, per farmi un complimento, in un’altra occasione – prosegue Mammini -. Siamo qui per controllare e, se ci è permesso, anche per precisare se necessario. Della mia modesta nota la professoressa ha colto soltanto una parte, perché punta sul vivo, dal momento che, come dice, ha lavorato direttamente alla mozione. Lei consiglia la lettura dei suoi lavori, iniziando, dato il mio livello, da quelli di facile consultazione, for dummies, e la partecipazione alle sue conferenze, e per questo la ringrazio. Da parte mia, da latitante della conoscenza, le consiglio invece di pretendere un po’ di più di una mozione, dai suoi ‘quattro amici’ civici su un tema così importante, sul quale tanto vi siete spesi negli anni della precedente amministrazione, quando non eravate né in maggioranza, né in consiglio comunale”.