Politica e fake news, Mercanti (Pd): “Anche la Toscana può fare la sua parte”

27 ottobre 2023 | 13:09
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Politica e fake news, Mercanti (Pd): “Anche la Toscana può fare la sua parte”

La consigliera regionale presenta una mozione sul tema

Per contrastare le ingerenze straniere, dalla manipolazione delle notizie alle vere e proprie fake news, anche la Toscana può fare la propria parte. Ne è convinta Valentina Mercanti, consigliera regionale del Pd, che ha per questo presentato una mozione “in merito al contrasto delle potenziali ingerenze straniere nei processi democratici dei Paesi facenti parte dell’Unione europea, anche in vista delle prossime elezioni europee del 2024”.

“Il tema della lotta contro le ingerenze straniere, la manipolazione delle informazioni e le minacce ibride nelle nostre democrazie, soprattutto attraverso i nuovi canali di comunicazione – spiega Mercanti – è diventato grande attualità. Lo stesso parlamento europeo, nel giugno scorso, ha approvato una risoluzione su questo argomento e ha istituito un’apposita commissione speciale. Nell’atto che ho proposto e che sarà discusso in Consiglio, oltre ad alcuni impegni di attivazione nei confronti del governo nazionale da parte della giunta toscana, chiedo anche uno sforzo a livello regionale. In particolare, mi piacerebbe che la Regione promuovesse, di concerto con il Corecom, specifiche azioni dirette a favorire la trasparenza dei messaggi di comunicazione politica diffusi principalmente attraverso le piattaforme online, nonché progetti di educazione digitale rivolti in particolare ai soggetti più vulnerabili, sia per motivi anagrafici che culturali, che spesso risultano essere i principali destinatari dei messaggi di disinformazione, con l’obiettivo di contrastarne la divulgazione e favorire la circolazione di informazioni trasparenti e verificabili”.

“Ritengo – conclude la consigliera regionale – che siano proposte di buon senso, il cui obiettivo finale dovrebbe stare a cuore a tutte le forze politiche democratiche e non a una parte di esse, affinché tutti i cittadini siano messi nelle condizioni migliori per esercitare il loro diritto a una corretta informazione e tutti gli elettori siano in grado di scegliere liberamente senza alcuna ingerenza”.