Sgombero al Carmine, Bianucci e Simi: “Sindaco e giunta incapaci di dialogare per risolvere i problemi”

I consiglieri di centrosinistra: “La questione del mercato andrà avanti ancora a lungo nelle aule dei tribunali”
“I cittadini dovrebbero sentirsi protetti dagli amministratori pubblici, e non dovrebbero sentire il bisogno di essere protetti da loro. Al Mercato del Carmine, il sindaco ha dimostrato di nuovo la sua mancanza di polso e l’incapacità di saper dialogare coi lucchesi per risolvere i problemi, come ha fatto fin dal primo momento di questa vicenda. E non è con gli “atti di forza” che si sciolgono i nodi: perché, dopo la triste pagina che abbiamo vissuto in città, la questione del mercato andrà avanti ancora a lungo nelle aule dei tribunali, tra gli innumerevoli ricorsi già in essere e quelli che adesso partiranno, con l’unico risultato di mettere ancora più a rischio il progetto di riqualificazione della struttura e le risorse del Pnrr intercettate dalla precedente amministrazione. Lo abbiamo detto da mesi e lo ripetiamo: l’unica strada per uscire da questo vicolo cieco è il confronto e un accordo che salvaguardi la dignità di tutti, pure quella delle due famiglie che oggi si trovano in mezzo ad una strada”. Così i consiglieri comunali del centrosinistra Daniele Bianucci e Valentina Simi, in merito agli ultimi sviluppi sui sigilli alle attività presenti nel Mercato del Carmine.
“La scelta del sindaco e degli assessori Buchignani e Granucci di non rispettare la decisione del Tar di Firenze e di procedere lo stesso allo sgombero del bar del Sole e della macelleria Simonetti, nonostante la sospensiva del tribunale favorevole alle due attività del Mercato del Carmine, ferisce e preoccupa: perché le decine dei vigili urbani dispiegati fuori dalla struttura, quasi avessero a che fare con pericolosi criminali, sono il segno di un’amministrazione comunale che si dimostra di nuovo incapace di dialogare con serenità e reciproco rispetto coi cittadini e con le cittadine lucchesi, e che pensa semmai di poter raggiungere i propri obiettivi neppure escludendo di usare “la forza” per calpestare i diritti di famiglie perbene, che pure il Tar aveva riconosciuto con la sua sospensiva – proseguono Bianucci e Simi – Perché la scelta del sindaco e degli assessori Buchignani e Granucci di non rispettare la sospensiva decisa dal Tar di Firenze, che dava ragione alle attività commerciali? E tra l’altro, senza neppure metterci la faccia: dei tre, solo la Granucci si è presentata qualche minuto alla posa dei sigilli al mercato, guardando da lontano il drammatico sgombero dei colleghi commercianti. È così che il Comune rispetta le regole e rispetta i cittadini? Con questa decisione, Pardini e la sua giunta mettono in ginocchio due famiglie lucchesi, che faticheranno non poco per rialzarsi. Perché tutti i nostri appelli per trovare una soluzione condivisa sono caduti nel vuoto? Davvero questa amministrazione non conosce altro modo di comportarsi, che provare a schiacciare la vita di due nuclei familiari perbene che non avevano certo da difendere alcun tipo di vantaggio, ma semmai solo il proprio sostentamento e la propria dignità?”.
“Da parte nostra – conclude – noi confermiamo la posizione che ripetiamo da mesi: sosteniamo con forza il percorso avviato da tempo per il pieno recupero della struttura, e per l’affidamento della gestione della stessa alla società che è stata individuata – concludono Bianucci e Simi – Vogliamo che ciò accada senza mettere in ginocchio nessuno: per questo, contiamo nella responsabilità di tutti, affinché finalmente il dialogo prevalga sull’arroganza”.