Bianucci: “Futuro di Geal, prioritario salvaguardare le professionalità mantenendo tariffe invariate e investimenti sul territorio”

Il consigliere di centrosinistra: “Nonostante l’irrigidimento della maggioranza, noi manterremo un approccio propositivo”
“Il destino della sua acqua ha sempre tenuto unita la città: è per questo che il centrosinistra ha votato il candidato della maggioranza Stefano Pierini come presidente della commissione speciale sul futuro di GEAL, ed è a mio avviso invece stata un’enorme sottovalutazione la scelta del centrodestra di non fare altrettanto, quando si è trattato di sostenere la candidatura di vicepresidente da noi avanzata. Con la commissione che noi abbiamo proposto, e che il sindaco Pardini ha accettato, abbiamo infatti voluto tracciato la linea di un percorso unitario, che secondo la nostra intenzione deve portare alla completa ripubblicizzazione dell’acqua lucchese e a mettere al sicuro il bene comune dalla Multiutility fiorentinocentrica e dalla conseguente quotazione in borsa. Nonostante l’irrigidimento del centrodestra, noi proseguiremo con convinzione su un percorso propositivo, teso ad unire per il bene esclusivo della città. La crisi climatica che stiamo affrontando, e che morte e distruzione ha provocato in questi giorni pure intorno a noi, ci richiama infatti ad una responsabilità condivisa, a cui nessuno può sottrarsi”.
All’indomani della prima riunione della nuova commissione speciale per il futuro del servizio idrico integrato, è il consigliere comunale Daniele Bianucci (primo firmatario sia della richiesta del Consiglio da cui è nato il percorso, sia del relativo ordine del giorno conclusivo, approvato all’unanimità e che di fatto ha istituito la commissione consiliare speciale) a tracciare le priorità dei prossimi mesi sull’argomento.
“Il primo punto secondo noi: il futuro assetto deve partire dall’enorme patrimonio di esperienze rappresentato dalle lavoratrici e dai lavoratori di Geal, che deve necessariamente essere tutelato a tutti gli effetti – sottolinea il consigliere Bianucci -. Da pare nostra, identifichiamo poi tre obiettivi per il lavoro della commissione: mantenimento di un accettabile carico tariffario a carico delle famiglie e delle imprese lucchesi, ad oggi tra i più bassi in Toscana; effettuazione di tutti gli investimenti necessari ad una sempre più capillare erogazione del servizio e alla salvaguardia ambientale del nostro territorio, uno dei bacini idrici più importanti della Toscana, ed in particolare l’estensione della rete di acquedotti e fognature; avere la garanzia di un sufficiente livello di manutenzione ordinaria e straordinaria per mantenere in piena efficienza gli impianti esistenti e ridurre le perdite idriche. Non dobbiamo dimenticarci del contesto in cui ci troviamo, rappresentato dalla morte e dalla distruzione che l’emergenza climatica in questi giorni ha prodotto pure intorno a noi. E’ proprio di fronte alla crisi ambientale che affrontiamo, che noi pensiamo che il passaggio possa rappresentare una formidabile opportunità per centrare due obiettivi strategici: dare finalmente seguito alla volontà popolare espressa dal referendum del 2011, quando più di 26milioni di italiani si sono espressi inequivocabilmente per la completa ri-pubblicizzazione, pure sul nostro territorio, del servizio idrico integrato; mettere in salvo l’acqua di Lucca dal rischio del progetto della Multiutility regionale e della relativa quotazione in borsa, a cui una parte del territorio toscano sta lavorando, e sul quale esprimiamo la nostra assoluta contrarietà: perché è una dinamica che tradisce ancora una volta l’esito referendario del 2011, perché non è utile né opportuna agli interessi del nostro territorio; perché non solo non costruisce soluzioni alle cause e agli effetti della crisi climatica che affrontiamo, ma anzi ne amplifica evidentemente le ragioni”.
“La commissione a nostro avviso dovrà svolgere tutte le audizioni e gli approfondimenti che riterrà utile: in modo da centrare un punto di caduta condiviso e approfondito, e per questo autorevole e all’altezza della sfida che si apre di fronte a noi – conclude Bianucci – Non abbiamo un tempo infinito di fronte, perché tra meno di un anno, e cioè 18 mesi prima della conclusione della convenzione in essere tra il Comune e Geal, a termini di legislazione vigente questa Città dovrà aver deciso compiutamente quale strada intraprendere, se non vuole che l’iter del dopo-convenzione proceda con passaggi automatici, e sui quali i lucchesi non possano più avere il controllo”.