Sinistra Con: “Clima estremo, serve un cambio di passo nelle politiche energetiche e ambientali”

10 novembre 2023 | 08:33
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Sinistra Con: “Clima estremo, serve un cambio di passo nelle politiche energetiche e ambientali”

L’associazione: “Partire dalle comunità energetiche come stanno già facendo alcuni Comuni”

“Quello a cui abbiamo assistito in questi giorni in Toscana è sicuramente drammatico.
L’aumento delle temperature del Mediterraneo ha creato le condizioni per i fenomeni meteo estremi che ci hanno colpito duramente. Ma se non si frenano i cambiamenti climatici, questo sarà solo un leggero antipasto di quello che ci capiterà nel prossimo futuro“. A dirlo è Maurizio Perna, coordinatore gruppo ambiente associazione Sinistra Con.

“Gli scenari peggiori disegnati dagli studiosi fanno veramente paura – prosegue -. Prevedono anche la sommersione di ampie zone costiere nel mondo, fenomeni meteo che assumeranno intensità devastanti, intere aree rese inabitabili da caldo e desertificazione. Di fronte alle tragedie dovute al cambiamento climatico emerge con chiarezza come due comportamenti tenuti negli ultimi anni siano drammaticamente inadeguati e colpevoli. Il primo è addirittura negare che il fenomeno esista (nonostante le evidenze scientifiche e statistiche) e quindi dire che si può continuare a far finta di niente, mentre in realtà si contano morti e danni sempre maggiori”.

“L’altro è quello di chi dice che il fenomeno esiste, ma si limita a misure insufficienti e di facciata – prosegue -. Il famoso bla bla inconcludente, denunciato da Greta Thunberg. Al primo filone, affollato da destre politiche e grandi compagnie di energie fossili che pagano organi di informazione e campagne sui social, può essere ascritta l’attuale maggioranza di governo. Che non per niente ostacola la transizione alle energie rinnovabili a favore di gas e petrolio. E taglia 1,3 miliardi del Pnrr per il dissesto idrogeologico. Al secondo filone appartiene purtroppo gran parte del resto del mondo politico ed economico a livello mondiale. Abbiamo presenti i vertici internazionali che, nonostante gli sforzi dell’Onu, partoriscono impegni vaghi e inefficaci. L’Unione Europea ha intrapreso un percorso interessante vero la transizione energetica, che rischia però di essere frenato da paesi e forze politiche reazionarie. Il richiamo più alto a fare qualcosa concretamente in questi anni è venuto dal Papa, che con la Laudato sì e adesso con la Laudate Deum invita ad abbandonare negazionismo e inerzia e a coniugare una rapida transizione ecologica con la giustizia sociale, secondo la sua visione di un’ecologia integrale”.

“Ciò che bisogna fare è chiaro – prosegue Sinistra Con -. Limitare il riscaldamento globale  riducendo drasticamente l’immissione di gas climalteranti in atmosfera. Quindi meno carbone, gas e petrolio e più energie pulite da sole, vento e acqua in primo luogo. E frenare il disboscamento, in primis delle grandi foreste tropicali che invece assorbono CO2 dall’atmosfera. Quanto più limitiamo il riscaldamento globale tanto più limiteremo i danni del cambiamento climatico. Inoltre serve una forte opera di adattamento e resilienza al cambiamento del clima specie in paesi fragili da un punto di vista idrogeologico come l’Italia. Dove purtroppo il rispetto del territorio e delle compatibilità idrauliche dei corsi d’acqua non è stato sempre il nostro fiore all’occhiello. Non bisogna tagliare, come fa il governo, ma al contrario investire in manutenzione e prevenzione sul territorio. Non bisogna continuare a cementificare il territorio e a costruire opere inutili e dannose come gli Assi viari nella Piana di Lucca, ma creare territori che sappiano resistere all’alternarsi di siccità e piogge abbondanti e concentrate. Tante sono le cose da fare. Bisogna andare nella direzione giusta. E fare alla svelta. Coniugando giustizia climatica e giustizia sociale. In questo quadro segnaliamo come meritoria l’opera di quei comuni, come Capannori, che portano avanti l’impegno di creare comunità energetiche rinnovabili (nonostante gli ostacoli posti dal governo che tarda colpevolmente ad approvare i decreti attuativi). Cioè un insieme di enti, aziende e privati a livello locale che sfruttano la sinergia tra chi può produrre energia rinnovabile e chi la consuma. Creando evidenti vantaggi ambientali. E anche economici per chi partecipa alla comunità. Puntando a contrastare la povertà energetica, di chi fa difficoltà con i prezzi dominati dalla speculazione a rifornire la propria casa di luce e riscaldamento. Il Comune ha iniziato il percorso partecipativo per la creazione della comunità energetica e per raccogliere le manifestazioni di interesse”.