Ipotesi di vendita di Palazzo Parensi, Bianucci chiede lumi in Consiglio

15 novembre 2023 | 09:20
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Ipotesi di vendita di Palazzo Parensi, Bianucci chiede lumi in Consiglio

Presentata un’interrogazione: “Il sindaco faccia chiarezza sul destino dei grandi contenitori cittadini”

“È vero che, dopo l’ex oleificio Borella e l’ex Vecchia Guardia sul parco fluviale, l’amministrazione comunale intende svendere pure un altro bene comune come Palazzo Parensi, nel cuore del centro storico, oggi importante sede degli uffici comunali al servizio dei cittadini? Con quali procedure e quali tempistiche, vuole procedere con l’ennesima alienazione?”. Dopo le indiscrezioni sulla volontà del sindaco e la giunta di procedere alla vendita di Palazzo Parensi, è il consigliere comunale Daniele Bianucci a promuovere un’interrogazione consiliare per domandare che Pardini faccia chiarezza sul destino dei grandi contenitori cittadini. La vendita di Palazzo Parensi servirebbe, nelle intenzioni del Comune, per finanziare il recupero della Manifattura, destinata a diventare il polo degli uffici comunali lucchesi.

“Ci pare che, sul tema delle scelte urbanistiche strategiche, le idee del sindaco siano poche e ben confuse – spiega Bianucci – In un frangente di impasse evidente, nel pieno di una crisi di giunta seguita alle dimissioni di Elvio Cecchini dalla delega per il piano operativo al palo ormai da un anno e mezzo, pare che le uniche proposte che circolano per la costruzione del futuro della città siano la scelta già consumata della svendita di ex Oleificio Borella e ex Vecchia Guardia nel parco fluviale, che andranno all’asta per fare cassa e finanziare le feste, tanto care al primo cittadino e ai suoi assessori. E questo, nonostante fossero già state realizzate progettualità importanti, pronte per i bandi di finanziamento europeo, nazionale e regionale, per riqualificare tali contenitori e destinarli allo sviluppo sociale, culturale e ambientale del nostro territorio. Oggi, in più, emerge anche l’intenzione di vendere un altro spazio pubblico: Palazzo Parensi, centro nevralgico dei servizi comunali cittadini, la cui vendita secondo le indiscrezioni di stampa andrà a finanziare nuovi lavori alla Manifattura Tabacchi. Ci pare che sia arrivato il momento di uscire dalle veline giornalistiche, e di portare le questioni nei luoghi deputati: per questo, abbiamo promosso un’interrogazione, in modo che il sindaco venga in Consiglio comunale ad illustrare alla Città quanto c’è di fondato in questi discorsi”.

“È vero che la Manifattura Tabacchi diventerebbe la nuova sede degli uffici comunali? – chiede Bianucci – Francamente, un’ipotesi del genere sembrerebbe la classica montagna che partorisce il topolino. Perché una volumetria talmente importante potrebbe avere finalità ben più rilevanti, per il rilancio culturale ed economico della città. E ancora più perplessi lascia la possibilità che a finanziare tale operazione sia la svendita di altri beni comuni, presenti nel Centro storico, come appunto Palazzo Parensi. Invece a nostro avviso servirebbe, per i contenitori cittadini, una visione più ampia, complessiva e lungimirante: perché sono scelte, queste, che risultano decisive per lo sviluppo del nostro tessuto cittadino. Per tale ragione, abbiamo promosso l’interrogazione: ci auguriamo finalmente l’avvio di un dibattito consiliare; questo infatti è il nostro contributo, perché, a partire dal recupero e dalla destinazione dei contenitori cittadini, maturino scelte urbanistiche chiare, volte a tutelare i beni comuni e rispondenti alle necessità impellenti di Lucca e del suo futuro“.