Parco delle Apuane, Baldini (Lega): “Il piano integrato va fortemente rivisto”

Il consigliere regionale: “Necessario fare un passo indietro per evitare ricorsi giudiziari dannosi alle attività del territorio”
“Come componente della quarta commissione del Consiglio regionale sono soddisfatto dell’esito che ha avuto la seduta che si è tenuta proprio a Seravezza, nella sede del Parco delle Apuane, alla presenza degli amministratori locali direttamente coinvolti. È emerso infatti che il piano integrato del parco, nella parte riguardante la revisione delle aree contigue di cava, va fortemente rivisto in quanto – come sollecitato dai sindaci ma anche dagli stessi consiglieri regionali – rischia di danneggiare seriamente le storiche attività che vi insistono dando lavoro e ricchezza alla comunità oltre che lustro a livello nazionale ed internazionale”.
Così Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega, che afferma: “Non solo, le stesse procedure portate avanti fino ad oggi sono fortemente contestate ed altresì già oggetto di ricorsi giudiziari pendenti avanti il tribunale amministrativo della Toscana perché accusate di gravi vizi che rischiano di vanificare l’intero lavoro svolto. Per fortuna, il clima che si è respirato a Seravezza nel corso della riunione è quello, da una parte, della consapevolezza dei marcati limiti di quanto realizzato fino ad oggi a danno delle attività che insistono nel parco e quindi della dovuta modifica degli atti, ma dall’altra della disponibilità di tutti a lavorare per porre rimedio agli aspetti più critici, senza per questo disperdere l’intera progettualità realizzata”.
“In seno alla stessa commissione – continua il consigliere – avevo già avuto modo, da tempo, di segnalare la necessità di un serio approfondimento di questo tema e di dar luogo all’ascolto ed all’audizione dei protagonisti di questa importante risorsa del nostro territorio e quindi non posso che apprezzare le conclusioni a cui è giunto l’organo regionale presente in Versilia”.
“Continuerò ad adoperarmi – conclude Massimiliano Baldini – affinché un patrimonio riconosciuto nel mondo come quello che proviene dalle nostre cave, noto sin dai tempi di Michelangelo e che abbiamo potuto apprezzare a seguito del sopralluogo svoltosi dopo la seduta, sia difeso con ogni sforzo e lasciato in grado di esprimere tutta la potenzialità economica di cui è portatore”.