Parco delle Apuane, Tetti (Europa Verde): “Difendiamolo dalle politiche antiambientaliste”

16 novembre 2023 | 12:53
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Parco delle Apuane, Tetti (Europa Verde): “Difendiamolo dalle politiche antiambientaliste”

Il portavoce: ” Tagliasacchi si faccia garante del Piano integrato nuovamente sotto attacco da parte di alcuni sindaci locali”

Europa Verde Toscana e Salviamo le Apuane danno il benvenuto al nuovo presidente del Parco delle Alpi Apuane, Andrea Tagliasacchi e a tutto il direttivo.

“Il Parco delle Alpi Apuane è uno dei patrimoni naturalistici, geologici e idrici più importanti d’Europa – dichiara Eros Tetti, portavoce di Europa Verde Toscana e Salviamo le Apuane – Nei prossimi anni, il presidente Tagliasacchi e il direttivo avranno un ruolo molto delicato, lavorando per la sua tutela”.

“In particolare – prosegue l’esponente – chiediamo a Tagliasacchi di farsi garante del Piano integrato del parco, un piano ambizioso che cerca un nuovo equilibrio tra le attività estrattive e l’ambiente, fragilissimo, da tutelare. Il piano è stato realizzato dopo un lungo percorso di confronto coi territori ed approvato dalla giunta regionale, ma oggi è nuovamente sotto attacco da alcuni sindaci locali che lo vorrebbero indebolire per continuare quel processo di carrarizazione delle Alpi Apuane – ovvero cioè un tentativo di trasformare tutto il territorio in un bacino minerario a cielo aperto come accaduto a Carrara – tanto caro ai cavatori. Il fallimento di tutte le politiche degli ultimi decenni che hanno portato la Toscana sott’acqua a causa del consumo di territorio e dell’acuirsi della crisi climatica, ci impone di tutelare le nostre aree protette. Difendere il Piano integrato del parco è un primo importante passo per dare un forte segnale di cambio di rotta”.

“Ci rivolgiamo anche alla nuova dirigenza del Pd, che ha dimostrato sensibilità sulla questione ambientale, di dare un forte segnale di discontinuità con quel Pd che ha massacrato la Toscana felix. Ripartiamo dalle Alpi Apuane – conclude Tetti – mettendo a tacere gli appetiti di chi vuol continuare con questa economia lineare e devastante a discapito delle tante altre attività di economia sostenibile circolare che negli ultimi anni si stanno sviluppando nel parco”.