Raspini e Marchi: “Piscina al Palasport, c’è un ricorso al Tar dell’ex concessionario”

17 novembre 2023 | 15:47
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Raspini e Marchi: “Piscina al Palasport, c’è un ricorso al Tar dell’ex concessionario”

Capogruppo e segretario comunale del Pd mettono anche nel mirino il nuovo bando: “Non garantisce qualità del servizio”

Il capogruppo Pd in consiglio comunale Francesco Raspini ed il segretario del Partito Democratico comunale Gabriele Marchi intervengono nuovamente sulla riapertura della piscina del Palasport di Lucca.

“L’amministrazione Pardini, sempre pronta a dare notizia e vantarsi delle proprie attività, tiene ben nascoste le difficoltà che sta incontrando nella riapertura della piscina comunale – sostengono -. Ciò che ci risulta è infatti che sia pendente al Tar un ricorso del Circolo Nuoto Lucca per il mancato rinnovo della concessione della gestione della piscina del Palasport. Il decreto legislativo 73 del 25 maggio 2021, poi convertito in legge 23 luglio 2021 numero 106, all’articolo 10-ter garantiva infatti la proroga automatica fino al 31 dicembre 2023 alle concessioni scadute, in scadenza e/o in attesa di rinnovo, purché queste non scadessero oltre il 31 dicembre 2021. La durata della proroga fu poi successivamente ampliata fino al 31 dicembre 2025″.

“Per il Circolo Nuoto Lucca – osservano Raspini e Marchi -, che era gestore della piscina del Palasport, chiusa dal marzo 2020, sarebbe dunque dovuta scattare ‘automaticamente’ la proroga della concessione a partire dalla prossima riapertura, ma l’amministrazione Pardini ha deciso di non seguire la norma e di procedere con un nuovo bando per l’assegnazione. Una scelta non motivata e che ha portato la società sportiva a far valere i propri diritti davanti al Tribunale amministrativo regionale. Se già questa scelta dell’amministrazione comunale ci aveva fatto sorgere alcune perplessità, è la lettura del bando a farci preoccupare per il futuro della piscina e del servizio che verrà offerto ai cittadini. Dai criteri per l’assegnazione del punteggio del bando non sembra emergere la volontà di privilegiare dei requisiti di qualità per il servizio che il nuovo gestore dovrà offrire. Appaiono più come criteri meramente soggettivi, non avendo alcun parametro oggettivo di riferimento, gettando ombre su una scelta che ci auguriamo non sia preferenziale. L’amministrazione comunale ha infatti scelto di accettare offerte anche da società che abbiano appena sei mesi di esperienza nella gestione di una qualunque piscina e non ha stabilito criteri di differenziazione basati sulla qualità del personale o delle attrezzature”.

“L’assenza, infine, di una data di partenza della concessione – proseguono – sembra pensata per dare modo ad un’eventuale società vincitrice, non adeguatamente attrezzata, di trovare il personale mancante. Tuttavia un servizio di qualità, come meritano i cittadini lucchesi che da tempo attendono la riapertura della piscina comunale, non può essere improvvisato in poche settimane. Capiamo che l’assessore Barsanti abbia fretta dopo averne promesso la riapertura ad ottobre ed essere poi stato smentito dai fatti, ma questa direzione dell’affidamento della gestione della piscina, quantomeno opaca e ci auguriamo non diretta a favorire qualcuno, ci preoccupa e ci porta a seguire con particolare attenzione gli esiti del bando”.