“Case popolari vista Mura non le vogliamo”, bufera sulle parole del capogruppo di Forza Italia-Udc

Di Vito in Consiglio ha boccato il progetto dell’ex amministrazione Tambellini ma le sue parole hanno scatenato il centrosinistra
Sta suscitando polemiche l’intervento del capogruppo di Forza Italia-Udc in consiglio comunale a Lucca, Alessandro Di Vito, sul piano delle alienazioni. Di Vito, commentando la messa all’asta dell’ex oleificio Borella, dove l’ex amministrazione Tambellini voleva realizzare un progetto di edilizia popolare, ha criticato quel progetto, ricordando che vi si volevano creare “30 case popolari”. “Con tutto il rispetto delle case popolari – ha detto Di Vito -, ma 30 case popolari con vista sulle Mura noi non le condividiamo. Anche perché si trattava di un progetto da 8 milioni fanno 260mila euro ad appartamento che noi regaleremmo a 30 persone”.
Parole che hanno subito scatenato il centrosinistra. “Ascoltare il Consiglio comunale – ha detto il capogruppo del Pd, Francesco Raspini – è utile per capire cosa pensa la destra lucchese quando non si nasconde dietro comunicati e photo opportunity. Così il capogruppo di Forza Italia si è espresso sul progetto di riqualificazione dell’ex Oleficio Borella, cancellato dall’Amministrazione Pardini, che era destinato a tamponare l’emergenza casa che anche a Lucca è diventato un problema serissimo”.
Rincara la dose anche la consigliera regionale del Pd, Valentina Mercanti: “‘Anche i poveri hanno bisogno della bellezza’ sostiene Papa Francesco. Non la pensa così la destra lucchese – osserva -, che arriva a sostenere in consiglio comunale che le case popolari vista Mura non vanno bene. Riconosco una coerenza in questa presa di posizione con il modo di governare di questa amministrazione comunale, tutta improntata sullo sfruttamento della città, sulla sua mercificazione, sempre più all’opera per sostituire il concetto di comunità con quello di brand. Non è il cittadino a essere al centro dell’attenzione. Se poi il cittadino in questione non ha neanche possibilità economiche, allora è proprio bene che stia in disparte, il meno visibile possibile. È davvero questa la città che vogliamo? Davvero possiamo accettare che la nostra città, che ha sempre dimostrato di avere un cuore grande e di essere la capitale del volontariato e della solidarietà, possa attraverso i suoi rappresentanti dichiarare che le case popolari non devono avere vista Mura?”.
“Ci stiamo avvicinando al Natale – prosegue Mercanti -, oltre ad accendere le lucine e lavorare per la costruzione del brand Lucca, mi auguro che l’amministrazione lavori anche per accendere la luce nei cuori di chi la rappresenta, per provare magari a costruire più comunità. Sono tempi difficili, non dimentichiamolo, non saranno le festine a salvarci, ma la nostra capacità di stare insieme”.