Acqua, la proposta di legge della Lega: “Si creino sub ambiti provinciali. Geal va difesa”

23 novembre 2023 | 14:05
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Meini e Baldini: “L’acqua è un bene che non va privatizzato. Siamo pronti alla battaglia in Regione per dire no alla multiutility”

L’acqua è un bene che non va privatizzato, deve rimanere pubblico. No alla multiutility, Geal è un gioiello italiano e va salvaguardato“. Sono queste, in sintesi, le parole di Elena Meini, capogruppo della Lega in consiglio regionale, e Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega, che annunciano battaglia sul futuro dell’acqua.

Il Carroccio, proprio su questo tema, ha formalizzato una proposta di legge (che a breve approderà in consiglio regionale) che ha l’obiettivo di superare le attuali 6 conferenze territoriali con la creazione di sub ambiti ottimali corrispondenti ai territori provinciali della Regione Toscana ed alla città metropolitana di Firenze. Su Lucca l’obiettivo è quello di salvaguardare Geal, la società che gestisce il servizio idrico a Lucca, con la scadenza della concessione che è fissata al 31 dicembre 2025. E la proposta di legge della Lega va proprio in questa direzione: “Geal è una delle risorse della città, Lucca non può perdere un bene primario”. E nel caso in cui la proposta non venga approvata, il Carroccio ha anche un piano B: “Nel 2025 ci saranno le elezioni regionali e noi le vinceremo. Il piano B quindi è la vittoria delle regionali“.

Il tema del futuro dell’acqua è stato sviscerato questa mattina (21 novembre) anche nel corso di una conferenza stampa a Lucca che ha visto la partecipazione, oltre agli esponenti regionali del Carroccio, di Salvadore Bartolomei (Lega), il sindaco di Lucca Mario Pardini, gli assessori Fabio Barsanti e Giovanni Minniti, Marco Porciani (amministratore unico di Lucca Holding), Paolo Buchignani (presidente Geal) e i consiglieri comunali della Lega di Lucca, Capannori e Villa Basilica.

“Uno degli obiettivi principali della Lega, così come dichiarato durante la campagna elettorale, è quello di salvare il futuro dell’acqua e mantenerlo vicino ai cittadini – le parole di Salvadore Bartolomei -. Con Geal c’è una scadenza, ma noi  crediamo che Lucca non debba perdere un bene primario, ovvero Geal, che è una delle risorse più importanti della città. Le strade da percorrere sono due: prolungare la proroga o tentare una via normativa. E la proposta di legge della Lega va in questa direzione, salvare il rapporto storico tra i lucchesi e l’acqua”.

“Quello dell’acqua è un tema centrale e che ci sta a cuore, ci abbiamo lavorato molto – ha commentato Elena Meini -. Il messaggio che vogliamo mandare è chiaro: l’acqua non può stare all’interno della multiutility. Una cosa però va ribadita: noi non siamo contrari alla multiutility sul tema dell’energia e dei rifiuti, ma l’acqua non va inserita non va inserita in questa visione, non va privatizzata. L’acqua è e deve rimanere pubblica. Siamo pronti alla battaglia, non indietreggeremo di un centimetro. Ce lo chiedono i territori. Ripubblicizzazione totale e abbassamento delle tariffe: la nostra proposta di legge va in questa direzione. La nostra battaglia passerà anche da una mozione che approderà in vari consigli comunali”.

“La battaglia non è facile, ma non arretriamo di un centimetro – ha sottolineato Massimiliano Baldini -. Si tratta di una battaglia di popolo contro gli interessi delle grandi burocrazie. Sul tavolo c’è un pericolo, il rischio di perdere un gioiello italiano come Geal. La multiutility non ci piace. Alla Lega non piace la centralizzazione e che qualcuno pensi di appropriarsi l’acqua di Lucca. L’acqua, bene universale per eccellenza, deve essere gestito con modalità territoriali. Noi proponiamo di lavorare sui sub ambiti e che siano provinciali: costano meno e funzionano meglio. Noi, lo ripeto, combatteremo fino alla fine per difendere Geal. Vanno salvate le realtà territoriali”.

Una proposta di legge, quella della Lega, che secondo gli esponenti regionali del Carroccio sta già ricevendo il supporto da parte di “Movimento 5 Stelle, parte del Pd, comitati vicini alla sinistra e dai politici di Prato, Livorno e Grosseto”.

“Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane – ha commentato Elena Meini con riferimento alla proposta di legge -. Ricordiamo che nel 2025 ci saranno le elezioni regionali e la Toscana cambierà colore. Va fermata la pazzia di inserire l’acqua nella multiutility e sono certa che vinceremo le elezioni. Questo è il nostro piano B”.

In mattinata si è svolta anche la commissione speciale sul servizio idrico, con il sindaco Mario Pardini che ha ribadito la propria posizione su Geal.

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La proposta di legge regionale della Lega

“La proposta di legge che il gruppo della Lega ha depositato in consiglio regionale dal titolo ‘Disposizioni in materia di servizio idrico integrato – Modifiche alla legge regionale 69/2011’, a prima firma del consigliere regionale Massimiliano Baldini, ha il principale obiettivo di riportare i cittadini ed i territori al centro della gestione di un bene – l’acqua appunto – che rappresenta un diritto umano universale, il bene comune per antonomasia e non certo una merce, come ha stabilito e riaffermato lo stesso referendum dell’11-12 giugno 2011 – spiega il gruppo della Lega -. Per farlo abbiamo previsto di modificare l’articolo 2 della legge regionale 69/2011, superando le attuali 6 conferenze territoriali e prevedendo che i sub ambiti ottimali, in base a quanto disposto dal comma 2 dall’articolo 147 del decreto legislativo 152/2006, siano corrispondenti ai territori provinciali della Regione Toscana ed alla città metropolitana di Firenze“.

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“Ciò anche alla luce dello studio elaborato da Ref Ricerche srl, peraltro realizzato proprio su incarico della stessa Ait, che ha stabilito come sussistano margini di miglioramento in termini di efficienza di scala – maggiore efficienza gestionale e migliore qualità del servizio all’utenza – soprattutto a basse dimensioni operative, collocando questa soglia non oltre le 150mila utenze e meglio ancora all’interno della forbice ricompresa in territori che contino una dimensione ricompresa fra 222mila e 452mila abitanti – afferma la Lega -. Un approccio, quello voluto dalla Lega nella proposta di legge regionale sull’acqua, ispirato a principi ben diversi da quelli che supportano la multiutility (dove, non abbiamo apprezzato certe fughe in avanti sia a livello politico che societario) dalla quale questo bene deve certamente rimanere escluso e che permetterà, se la legge sarà approvata, di salvaguardare realtà che hanno dato ottima prova di sé come ad esempio Geal a Lucca, impedendo che una gestione eccessivamente centralizzata e burocratizzata sottragga ai cittadini il controllo del suo bene più importante”.

“La gestione dell’acqua deve avere, infatti, come punto di riferimento l’economicità delle tariffe, cioè le tasche dei cittadini ed alla Lega non piacciono certe alchimie, certe operazioni care alla finanza creativa che finiscono sempre per fare gli interessi di pochi, magari proprio a danno di chi è ricco della risorsa acqua e ha dimostrato di saperla gestire bene – proseguono -. Peraltro, proprio presentando la proposta di legge in consiglio regionale, la Lega riconsegna al massimo organo di rappresentanza dei toscani la discussione di un tema – la definizione degli ambiti ottimali – che è, proprio in forza della dlgs 152/2006 competenza di questa istituzione e non di Ait, recuperando trasparenza, pienezza del dibattito e rispetto della volontà popolare che il consumato ed anomalo procedimento di approvazione dei 6 sub ambito non ha certamente garantito”.

“La Lega – concludono – è da sempre, per tradizione, vicina alla gente, vicina alle comunità e questa proposta di legge non fa altro che ribadire questa natura, proponendo di avvicinare la gestione dell’acqua ai territori, come già fatto dalla regione Veneto – dove il servizio idrico è lasciato fuori dalla multiutility che interessa invece rifiuti e energia – il quale rappresenta da questo punto di vista, un modello nella gestione del bene pubblico riconosciuto da tutti come il più universale”.