Osservazioni al piano operativo, gli ordini professionali sfilano in commissione urbanistica

Almeno 4 incontri con le categorie a Palazzo Santini prima di passare all’esame a tappeto delle proposte di modifica allo strumento
Parte in commissione urbanistica la marcia di avvicinamento alla fase clou dell’esame delle osservazioni al piano operativo, che, nelle intenzioni, dovrà essere approvato il prossimo marzo dal consiglio comunale per evitare il rischio del regime di ‘salvaguardia’ se l’iter dovesse andare oltre il dicembre 2024. Dopo che il consigliere delegato Elvio Cecchini ha rimesso il suo incarico per il piano operativo, la commissione presieduta dal consigliere Lorenzo Del Barga e dal vice Luca Pierotti, sta programmando la fase propedeutica alla discussione vera e propria dei ‘correttivi’ proposti allo strumento urbanistico adottato dall’ex amministrazione Tambellini, dopo il lavoro dell’ufficio che è ancora in corso.
Si inizia lunedì (27 novembre) con l’intervento in commissione di Diego Ragghianti, presidente dell’ordine dei geometri di Lucca. La categoria ha infatti presentato corpose osservazioni al piano, che saranno al centro della discussione fissata a Palazzo Santini. L’intenzione è poi quella di procedere con l’audizione di almeno altri 3 tra ordini e categorie, il primo dei quali dovrebbe essere ascoltato già venerdì della prossima settimana, ma il calendario non è ancora stato definito in veste ufficiale. L’idea sarebbe quella di concludere questa fase velocemente in modo poi da passare al lavoro sul piano operativo, forse già entro la pausa natalizia ma più probabilmente a partire dal prossimo gennaio.
Del resto, un’accelerata è quanto hanno già chiesto gli ordini professionali in un incontro avvenuto a inizio novembre con il dirigente dell’urbanistica Alessandro Marioni e l’ormai ex consigliere delegato al piano operativo Elvio Cecchini. In quella sede erano emersi alcuni malumori sia per quanto riguarda alcuni supposti ritardi nell’iter dell’esame delle osservazioni da accogliere da parte dell’ufficio stesso, sia dal punto di vista dei ‘margini’ di accoglimento delle modifiche proposte al piano operativo. Perché, come è stato sostenuto dallo stesso dirigente di fronte alle categorie, i tempi stretti per l’approvazione del nuovo strumento consentirebbero scarse possibilità di modifiche sostanziali. Resta ancora sul tavolo la questione della delega al piano operativo: il sindaco Mario Pardini, in una recente riunione di maggioranza, confermando l’intenzione di mantenere su di sé l’urbanistica, ha rinviato ad una successiva valutazione l’eventualità di riaffidare un incarico specifico al piano operativo. Il cui iter, al momento, il primo cittadino sembra intenzionato a voler seguire in prima persona.