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Giglio, bilancio in pareggio con qualche taglio: “Risorse e personale restano una criticità. Produrremo una Tosca come capofila”

28 novembre 2023 | 16:45
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Giglio, bilancio in pareggio con qualche taglio: “Risorse e personale restano una criticità. Produrremo una Tosca come capofila”

L’amministratore unico Lazzarini e l’assessora Pisano in commissione. Sugli abbonamenti, boom dei costi dell’energia. Il teatro di Ponte a Moriano sarà gestito dall’azienda speciale

Bilancio in pareggio per il Teatro del Giglio, ma non mancano le criticità.

Le difficoltà e le prospettive dell’azienda speciale cittadina sono emerse chiaramente dalle parole dell’amministratore unico Giorgio Angelo Lazzarini e da quelle dell’assessora Mia Pisano, che si sono presentati, prima del voto in programma giovedì in Consiglio davanti alla commissione congiunta partecipate e bilancio guidate rispettivamente da Massimo Fagnani (Lega) ed Elvio Cecchini (Lista Civile).

teatro del Giglio commissione partecipate e bilancio

Bilancio in pareggio ma con qualche taglio

“Il bilancio chiude in pareggio – dice Lazzarini – anche se è faticoso dal punto dei vista dei numeri. Come ebbi a dire sul bilancio del 2022, infatti, certe scelte fatte, soprattutto sulla lirica, si sono ripercosse negli anni successivi, tant’è che in due anni non abbiamo fatto nessuna produzione. Solo quando si produce come capofila un’opera, infatti, si può scaricare parte del costo del proprio personale, che la voce più importante del bilancio dei teatri, mentre noi non abbiamo potuto farlo con il nostro”.

“Abbiamo fatto dei tagli nel 2023 – spiega Lazzarini – spostando al 2024 la stagione di danza e un’opera a gennaio – febbraio, abbiamo ridotto i Puccini Days in alcuni appuntamenti ambiziosi ma molto costosi. Il costo del personale dipendente, invece, è destinato ad aumentare. Siamo stati infatti costretti con il direttore generale a stabilizzare delle posizioni che ci derivano dal passato”.

Personale: “Serve una selezione più adeguata delle figure”

“La politica sul personale, che io personalmente non approvo, dura da decenni – entra nel dettaglio Lazzarini – L’amministrazione precedente provò a intervenire ma non colse nel segno, visto che tolse dal teatro risorse qualificate, in particolare una figura spostata che è andata a lavorare a Sistema Ambiente. Tutto deriva dalla scelta, perpetrata nel passato, di prendere delle ‘maschere’ attraverso semplici colloqui. Le stesse sono state poi utilizzate nei vari uffici e va a finire poi che vanno stabilizzate. Solo per fare degli esempi solo in due si intendono di contabilità: la responsabile dell’ufficio amministrativo e una dipendente part time. Manca poi, nonostante le competenze di altissima qualità, la cultura della la programmazione: un po’ perché non ci sono molte persone addentro alle problematiche previsionali economico finanziarie, un po’ perché quelle che ci sono hanno una visione molto datata”.

“La situazione – spiega Lazzarini – se non si trova una soluzione si perpetrerà e ci saranno dei problemi in caso di futuri pensionamenti. Non ci sono ragionieri a sufficienza e diplomati o laureati al Dams o simili perché fin qui c’è stato un sistema di reclutamento che definirei un po’ furbo, che non va bene. Ci sono grandissime professionalità, insomma, ma manca una visione manageriale della struttura, che io sto provando a introdurre”.

Aumentati gli abbonamenti del 30%, boom dei costi dell’energia

“Gli spettacoli che facciamo e le professionalità che ci sono sono elevatissime – aggiunge Lazzarini – Ma anche per il personale di palco vanno realizzati per il futuro dei corsi di formazione per nuovi soggetti che siano all’altezza di questo tipo di spettacoli. In tutto questo il contributo del Comune non serve a coprire neanche tutta la spesa per il personale e poi ci sono i fondi del ministero, quelli che arrivano dall’affitto degli spazi del teatro e, in maniera del tutto limitata, l’art bonus. Nella stagione in corso, comunque, abbiamo aumentato gli abbonamenti del 30 per cento e abbiamo mantenuto fermi i prezzi dei biglietti nonostante l’esplosione del costo dell’energia: le bollette sono passate dal 57mila euro del 2022 al 118mila del 2023. Il teatro, insomma, sta facendoi salti mortali, alcune cose andrebbero modificate, ma stiamo facendo molto bene”.

Celebrazioni pucciniane: “Quando il comitato ha deliberato abbiamo fatto la nostra parte”

E sulle celebrazioni pucciniane? “Quando il comitato ha deliberato – spiega Lazzarini – siamo stati il loro ‘braccio armato’ seppure in forte difficoltà perché abbiamo lavorato, ad esempio per il concerto di luglio, in 15 giorni per allestire tutto. Questo accade un po’ per la litigiosità del comitato un po’ anche perché vengono deliberate delle cifre che poi non corrispondono alle reali necessità. Nonostante questo anche in questo caso abbiamo avuto un grande successo con i tre concerti programmati al Giglio: la prima volta un po’ ci è stato remunerato, le volte successive ci abbiamo un po’ rimesso. Comunque sulle dispute del comitato non voglio entrare non ci siamo neanche dentro”.

Il Giglio produrrà una Tosca come capofila

La consigliera Martini del Pd, parla di “occasione da non perdere” per il centenario pucciniano e invita l’amministratore a proporre alcune ipotesi per la riorganizzazione e il futuro reclutamento del personale. Risponde ancora Lazzarini: “Sulle celebrazioni pucciniane – dice – rispetto i ruoli e prendo quello che viene, cercando di tradurlo in positività. Quanto al personale ricordo che abbiamo un nuovo direttore artistico che proviene proprio dall’interno del teatro, perché la struttura esprime dei valori. Fra me e lui poi c’è sintonia sull’idea di produrre noi una Tosca con Pisa, Ravenna, Ferrara e altri teatri del circuito dell’Emilia Romagna e poi vogliamo iniziare a lavorare sulla Lombardia. Sono infatti le produzioni sono quelle che portano al teatro il vero giovamento economico”.

Cartellone, Pisano: “A teatro anche le giovani generazioni”

Sulla parte culturale si esprime invece l’assessora Mia Pisano, che sottolinea le scelte di un cartellone non banale, che unisce a spettacoli di sicuro successo al botteghino anche spettacoli impegnativi, come quello di esordio, 1984, tratto dal romanzo di George Orwell, che ha fatto il sold out al botteghino “attirando anche – dice l’assessora – giovani che di solito non frequentano la stagione teatrale. Importante poi la sinergia con Lucca Crea e con altre realtà cittadine e il rapporto con le scuole”.

L’elisir d’amore con il Boccherini: “Ma si sono presi loro tutto il merito”

“Con il Boccherini – ricorda Lazzarini – abbiamo prodotto per le scuole L’elisir d’amore. Ma va detto che coinvolgere il solo conservatorio non basta. Quanto alla produzione abbiamo fatto tutto noi e ci sono rimasto male di un post in cui si sono presi tutto il merito”.

Risorse: “Dalla Fondazione 90mila euro l’anno come se fossimo un’associazione. Serve fare produzioni”

Il problema rimane, quindi, quello delle risorse: “Per intendersi – spiega – il teatro di Pisa ha più risorse di noi anche grazie alla loro Fondazione. A noi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca danno 90mila euro come se fossimo una associazione e invece siamo la vera istituzione culturale cittadina. Ci porremo in maniera pressante la questione delle risorse e l’investimento in produzioni va in questo senso. Le scelte a favore della coproduzione del direttore artistico precedente sono state fatte un po’ per far prima e un po’, forse, in conflitto di interesse con alcune agenzie di cantanti. Quando mi sono insediato io ho detto fin da subito che era necessario produrre”.

Teatro di Ponte a Moriano: “Lo gestirà l’azienda speciale”

Ultimo tema affrontato quello del teatro di Ponte a Moriano. L’assessora Mia Pisano ha ricordato come i lavori sono già praticamente conclusi: “Pensiamo – dice – di poterlo gestire e renderlo redditizio facendolo lavorare moltissimo e a costi contenuti, ma anche con un minimo di entrata. Per questo bisognerà valutare i costi di gestione e su questo stiamo lavorando in questi giorni. Certo come è stato gestito finora dalla Fita lo può gestire anche il teatro del Giglio. La struttura andrà poi resa accessibile, anche in concessione e ci saranno spazi anche per le scuole e per i saggi delle realtà cittadine”.

Il bilancio preventivo 2023 è passato a maggioranza (hanno votato a favore i presidenti delle due commissioni Fagnani e Cecchini, e i consiglieri Pierini, Fava, Di Vito, Santi Guerrieri (in sostituzione di Ferruccio Pera) e con il voto contrario di Martini, Alfarano e Simi. Giovedì tocca all’aula di Palazzo Santini.