Vino, Fdi: “Le nuove linee guida Ue mandano in fumo milioni di etichette”

Torselli e Fantozzi: “Bene le rassicurazioni del governo. L’Unione europea non può aumentare le difficoltà dei produttori”
“Bene le rassicurazioni del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida riguardo l’impegno del governo e di Fratelli d’Italia per superare il problema della nuova etichettatura del vino imposta dall’Unione Europea”. Così il capogruppo Fdi in consiglio regionale Francesco Torselli e il vicecapogruppo Vittorio Fantozzi.
“Anche in Toscana c’è preoccupazione nel settore vitivinicolo a seguito della pubblicazione di pochi giorni fa delle linee guida Ue sulle nuove norme. Dall’8 dicembre anche il vino dovrà segnalare in etichetta ingredienti e valori nutrizionali tramite un codice Qr o simili, così come stabilito da tempo – proseguono -. Il problema è che le linee guida impongono ai produttori di scrivere anche la parola ingredienti sotto al Qr code. A pochi giorni dall’obbligatorietà della nuova etichettatura, cambiare le regole significa buttare via milioni di etichette che erano già state stampate e quindi sostanziosi investimenti. Inoltre, non è materialmente possibile per gli imprenditori adeguarsi entro l’8 dicembre all’etichettatura stabilita dalle linee guida”.
“È l’ennesima follia da parte dell’Unione Europea verso il settore vitivinicolo. In questi anni la commissione ha dato il via libera alla produzione di vino senza alcol e all’apporre etichette allarmistiche sulle bottiglie paragonando il vino a prodotti nocivi come le sigarette. Per Fratelli d’Italia il vino è un prodotto di punta del Made in Italy e fa parte della nostra cultura: è nostro dovere difenderlo – concludono -. In Toscana la produzione del vino è una delle filiere di punta dell’intero agroalimentare e conta circa 60mila ettari di vigneti. Questo settore sta vivendo momenti difficili a causa della siccità e delle piogge; è stato duramente colpito dall’alluvione di inizio novembre. L’Ue non può aumentare le difficoltà dei produttori prendendo assurde decisioni burocratiche come questa”.