Parcheggio interrato a Porta Santa Maria, Bianucci: “È il ponte sullo Stretto lucchese”

13 dicembre 2023 | 09:05
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Parcheggio interrato a Porta Santa Maria, Bianucci: “È il ponte sullo Stretto lucchese”

Il consigliere di opposizione: “Costi già lievitati di 10 milioni di euro. Meglio riqualificare l’area ex Gaddi”

Il parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria è il ponte sullo Stretto lucchese: annunciato pochi mesi fa per un investimento di circa 15 milioni, il nuovo faraonico progetto costa adesso già 25 milioni, secondo le ultime dichiarazioni del sindaco Pardini e dell’assessore Buchignani; e la spesa, siamo sicuri, lieviterà purtroppo ancora ad ogni passaggio tecnico, diventando quello sì un pozzo senza fondo per le casse del Comune di Lucca. E tutto questo quando ad appena trenta metri dal luogo in cui si vorrebbe creare un enorme cratere insostenibile dal punto di vista tecnico, economico e ambientale, c’è l’area ex Gaddi, oggi praticamente in abbandono, che potrebbe essere finalmente riqualificata e diventare un enorme posteggio per l’area nord della città. Per tale ragione, noi torniamo ad avanzare una domanda che oggi non ha mai avuto risposta: perché una strada molto più fattibile, economicamente meno impattante, e dal punto di vista ecologico estremamente più sostenibile, viene scartata a priori, senza neppure essere presa in considerazione?”. È il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci a proporre un’alternativa all parcheggio interrato di Porta Santa Maria, di cui la giunta ha appena comunicato di aver scelto l’ipotesi progettuale.

“Il posteggio sotto terra viene addirittura presentato come “l’opera simbolo dell’amministrazione“, perché con la nuova opera, come ci raccontano Pardini e Buchignani, le auto “spariscono sotto terra” – incalza Bianucci – Questa a nostro avviso è un approccio vecchio e superato: non è nascondendo i mezzi a motore alle porte della città che si risolve la crisi climatica lucchese. Dati alla mano, la nostra è una delle aree più inquinate, al pari di Milano, Pianura padana e delle principali zone industriali europee: con questi dati, soprattutto di Pm 2,5, le commissioni della sanità consigliano persino alle persone di non uscire di casa, soprattutto per chi ha fragilità. E nella nostra città, invece di impegnare risorse per ridurre la circolazione di auto (il trasporto incide comunque per un terzo sull’inquinamento dell’aria), si buttano tutti questi soldi in nuove strade e in nuovi parcheggi. La nostra proposta è di avviare la trattativa col privato per l’acquisto dell’ex area Gaddi in Borgo Giannotti: una vasta zona da riqualificare, che si trova ad appena trenta metri dal punto dove sindaco e giunta vorrebbero fare l’immenso scavo del nuovo parcheggio, e che potrebbe ospitare centinaia di stalli, più di quelli ottenibili nel futuribile posteggio interrato. Tra l’altro, l’area è già collegata sia a Borgo Giannotti sia a via Passaglia. I vantaggi sarebbero evidenti: nessuna nuova volumetria in un’area già fortemente antropizzata, ma semmai recupero dell’esistente; costi decisamente meno elevati, rispetto ad un’operazione che ingessirebbe il bilancio comunale. E tutte le risorse risparmiate, potrebbero essere investite in progetti di mobilità sostenibile: a partire dal potenziamento del trasporto pubblico locale, visto che ci sono intere aree del territorio che in pratica sono sprovviste del passaggio di autobus e navette”.

“Qualcuno dice che l’idea del posteggio all’ex Gaddi non piace, perché costerebbe troppo poco e così non ci sarebbe la possibilità di spendere per chi realizza i cantieri – conclude Bianucci – Francamente, l’idea di tirare fuori i soldi a prescindere mi pare un approccio molto vecchio: anche perché a mio avviso sarebbe molto più importate investire nelle opere di manutenzione dell’esistente, dove sicuramente c’è molto da fare, ed è anche così – con lavori davvero utili per la comunità, e non in nuove cattedrali nel deserto che rappresentano solo sprechi – che si può sostenere intelligentemente le ditte che operano sul territorio”.